A partire dall’estate, l’operatore svedese TeliaSonera farà pagare ai suoi clienti per l’uso di Skype e Viber (app targata Apple), le applicazioni di VoIp che consentono ai clienti di chiamare gratis in tutto il mondo con lo smartphone. L’amministratore delegato Lars Nyberg spera di guadagnare così nuove fonti di introiti, in attesa che si materializzino nuovi ricavi dall’incremento del traffico dati in mobilità, che per ora non sta fruttando secondo le attese.
Il problema comune a tutti gli operatori oggi è come sopravvivere in questa fase di passaggio dal dominio della voce a quello dei dati. Nel primo trimestre del 2012, TeliaSonera ha compensato il calo di ricavi del traffico voce e degli sms con l’aumento delle entrate derivanti dal traffico dati. Ma la domanda resta sul tavolo: per quanto tempo questo trend sarà in grado di compensare il calo del traffico tradizionale (voce e sms)?
Il nocciolo della questione resta sempre lo stesso: in che modo gli operatori riusciranno a guadagnare più soldi dal traffico dati. Il trend ormai è segnato, i clienti stanno abbandonando in massa i servizi tradizionali e gòli operatori sono in difficoltà. Il primo passo, secondo TeliaSonera, è fare in modo che applicazioni come Skype e Viber non siano utilizzate più gratuitamente sulle loro reti.
”Inizieremo a farci pagare per il VoIp mobile. Se la gente vorrà conituare ad usarlo via smartphone, dovrà pagare per il servizio”, dice l’amministratore delegato Lars Nyberg al quotidiano di Stoccolma Dagens Industri.
Il primo paese dove TeliaSonera comincerà a farsi pagare da maggio è la Spagna. Il prezzo è stato fissato a 6 euro al mese.
In Svezia il pagamento extra entrerà in vigore dalla prossima estate, ma non varrà per tutti i clienti e in ogni caso sarà aplicato soltanto a nuovi clienti. ”Per le categorie di clienti che pagano di più sarà compreso nel prezzo. Se paghi 399 corone al mese (circa 40 euro) allora sarà compreso nel prezzo”, precisa Nyberg, aggiungendo che si tratta di una misura temporanea, volta a modificare il business model. ”Dobbiamo incassare di più dai dati, ma la maggior parte della spesa odierna dei nostri clienti è per servizi voce”, dice Nyberg.
Per ora, l’operatore Tre in Svezia non ha ancora deciso come comportarsi, in attesa di verificare le reazioni dei clienti di Telia. ”Telia è il maggior operatore, poi vedremo cosa faranno Tele 2 e Telenor. Noi non abbiamo ancora deciso”, dice un portavoce di Tre. Sulla stessa linea d’onda Tele 2.
Anche Movistar, l’operatore mobile di Telefonica, ha lanciato alcuni piani tariffari che non consentono l’uso gratuito di Skype e Viber. La tariffa fissa a 17,3 euro al mese per 500 Mbps, ad esempio, non prevede l’uso gratis delle app per il VoIp.