Telstra non ha dubbi sul futuro del computing e dei servizi It:
saranno nel cloud. Per questo il colosso telecom australiano ha
deciso di spendere oltre 800 milioni di dollari australiani (circa
840 milioni di dollari americani) per espandere la sua capacità
cloud di qui al 2016.
Si tratta di una spinta sull’acceleratore sui servizi cloud di
Telstra, che si baserà sulla costruzione di un nuovo data center e
sulla modernizzazione delle strutture di data center esistenti.
Grazie al potenziamento dell’infrastruttura, Telstra potrà
ampliare la sua offerta di applicazioni aziendali, offrire
soluzioni integrate per la gestione degli account online e
automazione dei servizi di utility computing e anche migliorare le
potenzialità della sua T-Suite.
La visione della nuvola di Telstra è ben concreta e si fonda sulle
piattaforme di Cisco e VMware, con la collaborazione del partner
Accenture per l’integrazione e di Microsoft come motore per
fornire i servizi cloud.
Né deve stupire che la telco australiana punti sul cloud per
ampliare il suo business: quest'attività già è molto
promettente. Grazie anche a clienti di alto profilo come Australian
Vintage, The salvation army employment plus, Oz Minerals, Tabcorp e
Tristar Medical Group, la T-Suite Telstra, erogata in modalità
SaaS, è cresciuta di tre volte quest’anno mentre l'uso
dell’infrastruttura cloud della telco australiana è aumentata di
quasi il 50%.
Telstra ha anche registrato un boom di vendite nei servizi cloud
voce e video e oggi gestisce più di 100mila servizi di telefonia
Ip erogati dalla nuvola.