"In un mercato mobile efficiente e competitivo, leader in
Europa, qual è quello italiano, e all'indomani dell'esito
positivo dell'asta per l'assegnazione delle frequenze che
porterà nelle casse dello Stato oltre quattro miliardi di euro,
questo provvedimento rischia di provocare contraccolpi
negativi". Lo dice Jonny Crosio, Lega Nord, componente della
Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera, che si
oppone "con decisione alla tassa che Agcom si appresta a
varare sulle terminazioni mobili, ovvero il prezzo che un operatore
di telecomunicazioni paga ad un'altra azienda per utilizzare la
rete mobile per la telefonia".
"A fronte di investimenti così ingenti – dichiara Crosio –
non si comprende come l'Autorità per le garanzie possa imporre
a queste imprese un'altra tassa. È invece necessario che essa
mantenga inalterato fino a luglio 2012 il piano dei prezzi già
previsto, introducendo riduzioni annue più graduali rispetto a
quelle proposte. In questa situazione corriamo il serio rischio di
trovarci di fronte alla paralisi degli investimenti e
all'incremento dei prezzi finali che ricadrebbero sui
cittadini. E che cosa diremo allora al Paese? Come potremo spiegare
a cittadini che già patiscono gli effetti della crisi un nuovo,
l'ennesimo, aumento? Auspichiamo quindi un ravvedimento da
parte di Agcom, affinchè non si vada a gravare su un settore, il
mercato mobile, che è il fiore all'occhiello
dell'industria italiana".