Il consiglio di amministrazione di Tessellis ha approvato il bilancio consolidato per l’anno 2023, il primo esercizio dopo la fusione con il ramo retail di Linkem. La società dunque evidenzia che il raffronto con l’esercizio 2022, che presenta esclusivamente i risultati dei cinque mesi decorrenti dalla data di efficacia della fusione fra Linkem Retail e Tessellis, va pertanto dal 1 agosto al 31 dicembre 2022. I risultati di esercizio 2023 e 2022 non sono quindi pienamente comparabili.
I risultati finanziari
Il 2023 si chiude dunque con ricavi e altri proventi complessivi per 233,9 milioni di euro e un risultato operativo lordo (Ebitda) di 34,7 milioni di euro. Le revenue derivano per 185,8 milioni di euro da servizi di connettività ultrabroadband offerti a clientela consumer e small business (Soho) su tecnologie Fttx ed Fwa; per 20,2 milioni di euro da servizi di telefonia mobile; per 25 milioni di euro da servizi erogati alla clientela business e PA, con altri ricavi e proventi per 2,9 milioni di euro. L’Ebitda, pari al 15% dei ricavi, include i costi direttamente connessi alla generazione dei ricavi per 126,3 milioni di euro, costi operativi indiretti per 67,3 milioni di euro e svalutazione crediti per 5,6 milioni di euro.
Tesselis sottolinea come il 2023 sia stato un anno di rallentamento dell’economia mondiale, e come anche il mercato delle telecomunicazioni nazionali abbia proseguito nel trend di flessione negativa. In tale contesto il gruppo ha presentato un risultato operativo negativo di 54,7 milioni di euro e una perdita netta di esercizio di 62,2 milioni di euro. Da un punto di vista patrimoniale, il gruppo ha proseguito il rafforzamento attraverso alcuni aumenti di capitale che, al netto degli oneri sostenuti, hanno avuto un impatto patrimoniale positivo per 23,3 milioni di euro. Il patrimonio netto ammonta a 25,4 milioni di euro.
“Il 2023 è stato un anno che ci ha portato delle soddisfazioni importanti nonostante un contesto generale ricco di complessità”, commenta l’amministratore delegato Davide Rota. “Tessellis, infatti, ha perseguito una strategia di focalizzazione degli investimenti che ha generato notevoli risultati, come dimostrato dal netto miglioramento dell’Ebitda margin, dalla riduzione del debito e da un contenimento del fabbisogno finanziario e un’efficiente gestione delle risorse disponibili. Il gruppo ha confermato ancora una volta la sua vocazione all’innovazione, mettendo a segno un importantissimo risultato con il Progetto Villanova sull’intelligenza artificiale selezionato nell’ambito del Programma Ipcei-Cis. Stiamo lavorando con successo per completare l’integrazione industriale profondendo un continuo impegno per il consolidamento della nuova cultura aziendale di Gruppo. Continueremo a impegnarci per raggiungere gli obiettivi del nostro piano industriale e siamo fiduciosi di conseguire il pareggio di bilancio nel 2026.”,
Le attività a maggior valore del 2023
Nel corso del 2023 il Gruppo Tessellis ha perseguito la focalizzazione nelle attività dedicate al segmento B2B, che presenta migliori marginalità rispetto a quello consumer e al segmento mobile, che ha registrato un incremento del 15%. In questo solco si collocano sia il progetto di acquisizione di una partecipazione di controllo di Go Internet, sia l’aggiudicazione – notificata nel mese di gennaio 2024 dalla Commissione europea – di una parte del già citato Progetto Comune di Interesse europeo (Ipcei-Cis) dedicato al settore del Cloud.
Il Progetto Villanova di Tiscali Italia prevede, infatti, il riconoscimento di aiuti di Stato nell’ambito del Pnrr pari al 73% del valore di progetto, che sarà destinato alla realizzazione di un percorso di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’intelligenza artificiale generativa multimodale. Gli Ipcei sono progetti strategici transnazionali di collaborazione industriale concepiti per aggregare conoscenze, competenze, risorse finanziarie e attori economici provenienti da tutta l’Unione europea. La selezione del Progetto Villanova del Gruppo Tessellis nell’ambito di tale bando è pervenuta ad esito di un lungo e articolato processo di selezione, che ha coinvolto a livello comunitario oltre 100 imprese europee, con soli cinque soggetti aggiudicatari in Italia.