Texas Instruments, il secondo fornitore mondiale di microchip per dispositivi wireless in termini di fatturato, sta battendo in ritirata dal mercato degli smartphone e dei tablet. Lo ha reso noto l’azienda di Dallas, aggiungendo che il segmento dei chip per device mobili sta diventando “meno attraente” a causa della crescente concorrenza da parte di player come Qualcomm e nuovi entranti come Nvidia e Intel, mentre Apple e Samsung fabbricano direttamente i loro stessi chip mobili.
Per questo, Texas Instruments intende “reindirizzare” gli investimenti ampliandoli ad altri settori, come ad esempio quello della produzione industriale e automobilistica, allo scopo di accrescere gli utili e stabilizzare il business.
“L’azienda smetterà di investire in R&D per lo sviluppo di nuovi prodotti nel settore degli smartphone e dei tablet, e punterà invece su mercati più ampi”, ha detto Sumit Dhanda, analista della società di analisi International Strategy and Investment group. Secondo la società di analisi, Texas Instruments conta una decina di grossi clienti nel settore dei chip per smartphone e tablet, che producono ricavi annui per 900 milioni di dollari.
Uno dei processori targati Texas Instruments è incorporato nel Kindle Fire HD di Amazon, mentre l’unico contributo all’iPhone 5 è un chip controller per il touchscreen, secondo la società di analisi Ihs iSuppli. Sono Apple e Samsung che forniscono invece la dotazione più ampia di microchip per il nuovo melafonino di Cupertino.