Thales Alenia Space ha firmato un accordo con Swiss Space Systems (S3) per lo sviluppo del comparto pressurizzato destinato ad alloggiare esperimenti scientifici ed astronauti del veicolo suborbitale Soar (Sub-Orbital Aircraft Reusable).
Swiss Space Systems è una giovane società aerospaziale elvetica che ha come obiettivo, entro il 2018, di sviluppare, costruire, certificare e mettere in opera navicelle suborbitali dedicate al lancio di piccoli satelliti (fino a 250 kg di massa).
Questo accordo consentirà a S3 di sviluppare ulteriormente il progetto, proponendo anche applicazioni per la ricerca nei settori della microgravità e del trasporto suborbitale per passeggeri. Il progetto di S3 ha ottenuto anche la collaborazione del Centro Astronauti dell’Esa e di altre importanti industrie aerospaziali.
In base al Protocollo d’Intesa annunciato nel corso del Salone Internazionale dell’aeronautica e dello spazio di Le Bourget, a Parigi, Thales Alenia Space fornirà il suo know-how per la progettazione del comparto pressurizzato che, a seconda delle necessità di missione, sarà configurato come laboratorio destinato ad alloggiare esperimenti scientifici e tecnologici oppure ad accomodare fino a sei passeggeri. Entro la fine dell’estate verrà definita la fase preliminare del contratto.
“Thales Alenia Space, con la sua esperienza e capacità nel settore del volo umano e del trasporto spaziale, è certamente il partner ideale e più qualificato per sostenere Swiss Space Systems nello sviluppo del modulo pressurizzato del progetto Soar”, è il commento di Luigi Maria Quaglino, Senior Vice President Dominio Esplorazione e Scienza. “E’ importante sottolineare che Thales Alenia Space continua a supportare la vita operativa della Stazione Spaziale Internazionale attraverso la produzione dei nove moduli pressurizzati destinati alla navicella Cygnus progettata per conto della Nasa insieme a Orbital Sciences Corporation: il primo lancio è previsto a settembre 2013 dalla base di Wallops. Contemporaneamente si sta già lavorando per la progettazione e costruzione del veicolo Mpcv (Multi-Purpose Crew Vehicle) destinato a trasportare la capsula Orion nell’ambito delle cooperazione Esa-Nasa sul progetto”.