“Dopo le lotte e le iniziative sindacali, che hanno visto una grande partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori di Thales Alenia Space, è in dirittura d’arrivo il finanziamento per il programma ‘Cosmo Skymed seconda generazione’ fino ai primi mesi del 2015”. Lo afferma in una nota Fabrizio Potetti, responsabile per la Fiom-Cgil di Thales Alenia Space Italia. “Riteniamo dunque superata la procedura di Cassa integrazione – prosegue – e ci attendiamo una comunicazione formale da parte dell’azienda. Ora, a valle della nomina di alcuni consiglieri dell’Agenzia spaziale italiana, si potrà sottoscrivere il contratto che ci darà il tempo per continuare la vertenza e ottenere gli obiettivi che ci siamo prefissi”.
“Come abbiamo sempre detto, Cosmo rappresenta una parte del problema, la cui soluzione permetterebbe di superare l’emergenza, ma il nostro obiettivo per il lungo periodo rimane la definizione di un piano spaziale nazionale che non si limiti soltanto all’osservazione della Terra, ma anche ai satelliti per le telecomunicazioni, settore dal quale l’Italia, grazie alla riduzione dei finanziamenti dell’Asi, è uscita da molto tempo. Riteniamo necessario – prosegue Potetti – che vengano fatte chiare scelte strategiche che permettano all’Italia di rimanere tra i paesi leader a livello mondiale nel settore spaziale, e per questo è necessario aumentare il budget ora a disposizione dell’Asi”.
“Per quanto riguarda l’assetto della joint venture tra Thales e Finmeccanica nella manifattura spaziale – conclude – siamo convinti della necessità di un riequilibrio, che apra gli spazi commerciali ad attività diverse da quelle attuali e che possa dare, insieme al finanziamento di lungo periodo dei programmi, delle vere prospettive ai lavoratori dell’azienda. È fondamentale, in questo senso, avere accesso diretto al mercato globale, argomento che dovrà essere al centro degli incontri che faremo a livello istituzionale. Il nostro paese, e chi lo guida, deve fare una politica industriale all’altezza di quella che fanno gli altri paesi con i grandi competitor, facendo sentire la propria voce e rivendicando le parti alte e tecnologicamente avanzate della filiera industriale”.