IL CDA

Ti Media-L’Espresso, (un altro) passo avanti verso la fusione dei mux

Il cda ha esaminato il progetto di integrazione tra i propri multiplex e quelli di Rete A. La riduzione di capitale sul tavolo del meeting del 4 marzo

Pubblicato il 07 Feb 2014

timedia-140207115806

Il progetto di integrazione tra i tre multiplex di Telecom Italia Media Broadcasting e i due di Rete A, società controllata dal gruppo editoriale L’Espresso, fa un altro passo avanti. La questione è stata esaminata ieri dal Consiglio d’amministrazione di Telecom Italia Media, che si è riunito ieri sera sotto la presidenza di Severino Salvemini.

“Il Cda – si legge in una nota dell’azienda – tenuto anche conto del perdurare delle attività relative al progetto sopracitato e preso atto della conferma del sostegno patrimoniale e finanziario da parte della Capogruppo Telecom Italia, ha deliberato di proporre all’Assemblea la riduzione del capitale sociale in proporzione delle perdite che saranno accertate nel bilancio dell’esercizio 2013, come per legge. I termini e le modalità di realizzazione della riduzione di capitale, nonché la relazione illustrativa all’Assemblea saranno definiti nella riunione consiliare già programmata per il 4 marzo 2014”.

“Tenendo peraltro conto della previsione di perdita per l’esercizio 2013 (stimata nell’ordine di 150 milioni di euro) e delle perdite relative agli esercizi precedenti (156 milioni di euro) – prosegue il comunicato – si prevede che il capitale della Società potrà ridursi dall’attuale importo di 212,2 milioni di euro a circa 16 milioni di euro, post abbattimento delle riserve legali per 110 milioni di euro. La perdita d’esercizio 2013 è in gran parte attribuibile agli effetti della cessione delle attività televisive (stimati in 155 milioni di euro)”.

“Il Consiglio di Amministrazione – conclude la nota – esaminerà i risultati consuntivi per l’anno 2013 nella riunione prevista il 4 marzo 2014. Le attività di consuntivazione e verifica contabile sono in corso: le indicazioni sopra esposte si basano su assunzioni ritenute ragionevoli, ma da considerarsi preliminari e suscettibili di variazioni”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati