Circa settecento milioni di euro. E’ questa la cifra che Telecom Italia – secondo quanto risulta a Radiocor Plus – mette nel conto per poter pagare da quest’anno il piano di turn over generazionale che, a fronte qualche migliaio di assunzioni, potrebbe comportare esuberi potenziali tra i 5 e i 10mila nel triennio 2018-2020.
A fronte di questa cifra sono ovviamente previsti risparmi per il gruppo guidato da Amos Genish che nell’arco di piano dovrebbero più che ripagare l’esborso iniziale. L’obiettivo del piano di turn over e’ quello di svecchiare un’azienda dove l’eta’ media e’ di 49 anni e di acquisire nuove competenze. Il management non ha comunque intenzione di gestire gli esuberi con licenziamenti ma di usare il ricco ventaglio di possibilita’ alternativo che offrono le leggi.
Più chiarezza, di fronte ai rumor sugli esuberi che si inseguono in questi giorni, sarà fatta da Telecom nell’incontro del 18 gennaio con i sindacati di categoria (Fistel Cisl, Slc Cgil e Uilcom Uil), che si sono detti contrari in passato a un utilizzo della solidarietà solo in chiave difensiva. L’intenzione del management è arrivare a un accordo condiviso con i sindacati in vista del nuovo piano industriale che sarà presentato il 6 marzo.