Tim accelera il processo di digitalizzazione del Paese e avvia lo switch off delle prime centrali in rame. Le Regioni interessate sono Toscana, Veneto, Lazio e Campania per un totale di 34 asset. Lo spegnimento punta a favorire l’adozione delle nuove tecnologie in fibra ottica da parte di cittadini e imprese.
Prestazioni più alte a consumi ridotti
“L’operazione di spegnimento della rete in rame e la preventiva migrazione dei clienti verso connessioni in banda ultralarga consentiranno un significativo miglioramento delle prestazioni e della qualità del servizio – spiega Tim in una nota – Il passaggio alla fibra comporta, inoltre, la riduzione dei consumi energetici e, di conseguenza, un minore impatto ambientale”.
I clienti Tim hanno già ricevuto al riguardo un’informativa nella fattura telefonica. Coloro che ad oggi non hanno ancora scelto un collegamento a banda ultralarga, per continuare a fruire dei servizi di fonia e navigazione Internet dovranno effettuare tale scelta entro il 24 maggio. Lo spegnimento averrà infatti il 25 maggio.
L’assistenza ai clienti
A questo scopo saranno contattati dal servizio clienti di riferimento (187 per la clientela residenziale e 191 per quella business) per la verifica dell’impianto di casa o dell’ufficio da parte dei tecnici dell’azienda e la fornitura del modem in comodato d’uso gratuito. Rimarranno invariati il numero telefonico e le condizioni tariffarie.
I clienti degli altri operatori che utilizzano la rete di Tim dovranno rivolgersi al proprio gestore.
“Gli interventi di adeguamento tecnologico sono stati approvati da Agcom nell’ambito del più ampio piano generale di rinnovamento delle tecnologie, che prevede la progressiva dismissione delle centrali della rete in rame – fa sapere l’azienda – Tim ha già inviato un’apposita informativa a tutte le Amministrazioni comunali nei cui territori ricadono le centrali interessate dall’iniziativa, organizzando anche specifici incontri di approfondimento sul tema”.
Toscana
In Toscana il processo di dismissione riguarderà la centrale del comune di Lucca ubicata in via per Camaiore, basata su tecnologia completamente in rame.
Veneto
In Veneto il processo di dismissione riguarderà un primo lotto di 3 centrali distribuite su tre comuni: gli asset interessati sono ubicati a Verona (ubicata in via Vincenzo Liruti) Sommacampagna (VR) e Selvazzano Dentro (PD).
Lazio
Nel Lazio sono 15 le centrali interessate alle operazioni di spegnimento: 2 sono collocate a Roma, 3 ad Ardea, 2 a Fonte Nuova e altrettante a Monterotondo. Una a Rieti, Pomezia, Anzio, Tivoli, Aprilia e Mentana.
Campania
Le 15 centrali della Campania interessate dallo spegnimento sono ubicate a Calvizzano, Santa Maria La Carità, Giugliano in Campania, Ischia, Sarno, Brusciano, Bacoli, Somma Vesuviana, Pozzuoli, Giugliano in Campania, Pellezzano, Montecorvino Rovella, Castel Volturno, Capua e Santa Maria Capua Vetere.
Calabria
In Calabria il processo di dismissione riguarderà un primo lotto di 10 centrali distribuite su nove comuni. Gli asset interessati sono ubicati a Crotone (2), Vibo Valentia, Reggio Calabria, Seminara, Melicucco, Taurianova, Corigliano-Rossano, Dipignano e San Fili.
Puglia
Le 4 centrali della Puglia interessate dallo spegnimento sono ubicate a Bisceglie, Cellamare, Taranto e Melissano.
Lombardia
Qui il processo di dismissione riguarderà la centrale ubicata in località Molinetto nel comune di Mazzano (Brescia), basata su tecnologie completamente in rame, che verrà spenta a partire dal prossimo 25 maggio.
In Sardegna si potenzia il piano Italia a 1 Giga
In Sardegna si accelera sul piano Italia a 1 Giga. Tim, in raggruppamento temporaneo d’impresa (Rti) con FiberCop, l’azienda infrastrutturale del Gruppo, si è aggiudicata 7 Lotti de bando ‘Piano Italia 1 Giga’ per complessive 10 Regioni, tra cui la Sardegna, più le Province Autonome di Trento e Bolzano. Si tratta di un progetto ambizioso con tempi di attuazione stringenti che necessitano di piena integrazione e collaborazione di tutte le parti coinvolte e che, in particolare per la Sardegna, richiede maggiore sforzo e attenzione per le peculiarità del territorio e le dimensioni dell’intervento.
Stando al Piano, nell’isola si prevede la realizzazione delle reti ultraveloci in tutti i 377 comuni della regione, grazie ad un investimento complessivo di circa 510 milioni di euro, di cui oltre 356 di contributo pubblico e circa 154 da parte del Gruppo Tim, per la copertura in fibra ottica di oltre 350mila civici all’esito delle attività di ‘walk-in’, vale a dire i sopralluoghi tecnici eseguiti con l’obiettivo di rilevare il numero effettivo delle unità immobiliari oggetto di collegamento.
Ad oggi i lavori sono già partiti in circa 80 Comuni, che diventeranno oltre 140 entro quest’anno e circa 270 a fine 2025. Il completamento del Piano è previsto entro giugno 2026.