“Grande sorpresa per una misura estrema e sproporzionata”. Questo il commento ufficiale di Tim Participacoes al provvedimento dell’Anatel che, a seguito di reclami dei consumatori, ha sospeso i quattro maggiori operatori mobili (America Movil, Claro, Tim e Oi) dalla vendita di nuovi servizi. La controllata di Telecom Italia promette che “prenderà tutte le misure necessarie per ripristinare al più presto la normalità delle sue attività” e ricorda di aver investito sulla rete brasiliana 3 miliardi di dollari all’anno negli ultimi 4 anni.
L’Anatel, l’autorità brasiliana di vigilanza del mercato delle tlc, ha sospeso le vendite di servizi in alcuni Stati a causa del volume dei reclami presentati dai clienti. L’Authority ha spiegato che “la misura è stata presa a seguito dell’aumento, sin dallo scorso anno, del numero di denunce registrate” e che la sospensione partirà lunedì prossimo.
A Tim Participacoes non sarà consentito di vendere in 19 Stati, ad Oi in cinque e a Claro in tre. Nel dettaglio, Claro non sarà autorizzata a vendere cellulari nello Stato più ricco e popoloso del Brasile, San Paolo, mentre a Tim non sarà consentito di vendere contratti di telefonia nello Stato di Rio de Janeiro. Le aziende hanno ora 30 giorni per presentare un piano di investimenti per risolvere i problemi di qualità del servizio ai clienti, ha quindi precisato l’Anatel, sottolineando che gli operatori potranno riavviare la vendita di servizi solo quando l’autorità avrà dato il suo via libera. La notizia ha trascinato al ribasso a Piazza Affari le azioni Telecom Italia.
“Anatel controlla mensilmente la qualità della rete” spiega Tim Participacoes, la controllata brasiliana di Telecom che opera come Tim Participacoes, in una nota. In base ai dati della stessa authority fino ad aprile 2012 “Tim ha dimostrato una posizione di rilievo” rispondendo quasi al 100% agli indicatori di qualità ed “è l’unico operatore a fornire una riduzione del tasso di crescita nelle denunce”.
Il provvedimento dell’Anatel è dunque secondo Tim “sproporzionato” e “certamente incide sulla concorrenza nel settore delle telecomunicazioni nel paese per il beneficio di alcuni concorrenti e nuoce a oltre 200 milioni di utenti” dichiara la controllata brasiliana di Telecom che si è vista sospendere in 19 stati tra cui Minas Gerais e Rio de Janeiro ma non a San Paolo, il più popoloso e l’area più ricca e redditizia del paese (dove invece è sospesa Claro).
Tim ribadisce di star sviluppando una serie di progetti infrastrutturali. Nella prima metà del 2012 “il grande sforzo è stato l’integrazione della rete di telefonia mobile Tim con la rete in fibra ottica di Tim Fiber. Nel 2013, la previsione è che l’80% delle principali città del Brasile saranno collegate tramite fibra ottica. Questo investimento – sottolinea la società – migliorerà la qualità della voce e dati significativamente”. Tim è anche al lavoro per “raddoppiare la velocità delle infrastrutture di accesso mobile a Internet a 42 Mbps”. “Negli ultimi quattro anni – conclude la nota – la società ha investito circa 3 miliardi di dollari all’anno sul miglioramento della sua capacità e l’espansione della rete”.
Nel frattempo, continua a salire, anche se di poco, la quota di mercato di Tim Participacoes in Brasile. La società brasiliana del gruppo Telecom Italia. ha registrato a giugno un aumento della penetrazione nel mercato della telefonia mobile dal 26,88% di maggio al 26,89% con abbonati in crescita nel giro di un mese da 68.536.385 a 68.873.683.
Tim, secondo i dati dell’Anatel, l’autorità di controllo del mercato telefonico brasiliano, consolida la seconda posizione dietro alla capofila Vivo del gruppo spagnolo Telefonica, che vede la propria quota scendere nel giro di un mese dal 29,63% al 29,56%. Prosegue invece la discesa di Claro (gruppo America Movil) con una quota in flessione dal 24,59% al 24,58% mentre Oi sale dal 18,59% al 18,65%.
Complessivamente il mercato della telefonia mobile brasiliano ha visto un aumento degli abbonati a 256.131.067 utenti con 1,18 milioni di nuovi abbonati nel mese di giugno, per una crescita dello 0,46%. La densità degli accessi ai servizi di telefonia mobile si è attestata a 130,44 ogni 100 abitanti.