Oi affila le armi per Tim Brasil. La compagnia ha deciso di mettere in vendita la partecipazione di controllo di Africatel Holdings e il cda ha autorizzato il management ad adottare le misure necessarie per la cessione del 75% del capitale della holding. Oi però dovrà affrontare un contenzioso con il socio di minoranza Samba Luxco che ha intenzione di esercitare l’opzione per la vendita del 25% di Africatel.
Oi si è impegnata a lavorare con i suoi partner locali in ciascuna delle società operative nelle quali Africatel ha investito per garantire una transizione coordinata delle proprietà. Stando a quanto riferito da due fonti informate dei fatti, il processo di vendita della partecipazione si inserisce nel quadro degli sforzi dei brasiliani per convincere alcuni concorrenti a partecipare a un’operazione di acquisto e successiva divisione degli asset di Tim Brasil.
Intanto ieri è arrivata la smentita di Tim Brasil sul possibile interesse di Telecom Italia al takeover di Oi. “Non ci sono discussioni in corso riguardanti una qualunque transazione tra Telecom Italia e Oi”, ha fatto sapere la controllata brasiliana in una nota richiesta dalla Comissao de Valores Mobiliarios, la Consob brasiliana, dopo che indiscrezioni di stampa riguardo un’offerta hanno fatto salire il prezzo del titolo di Tim.
Di riflesso a questo, i dirigenti della società brasiliana hanno inviato richieste di informazioni in tal senso alla controllante, che ha escluso trattative in corso con Oi. Cavalcando l’onda di queste indiscrezioni, Equita ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 1,02 euro su Telecom Italia definendo “ragionevole” un confronto tra i due gruppi e la considerazione di un deal carta contro carta, indipendentemente da chi compra chi.
Per gli esperti un’operazione basata sulle attuali capitalizzazioni di mercato di Oi e Tim Brasil vedrebbe Telecom risultare il primo azionista con circa il 48% del capitale. In questo scenario difficilmente il gruppo italiano sarebbe chiamato a riconoscere un premio, in quanto l’integrazione dei business determinerebbe la soluzione ai problemi finanziari di Oi (debito/ebitda superiore a 4 volte). Inoltre, un’eventuale aggregazione fra i due gruppi produrrebbe sinergie capaci di creare valore per Telecom rispetto alle attuali valutazioni di Tim Brasil, che pure beneficiano di aspettative speculative.
A fine agosto Oi ha dato mandato alla banca d’affari Btg Pactual di valutare una possibile offerta per Tim Brasil.