Circa 1000 esuberi, il possibile outsourcing di una parte delle attività da call center e la revisione dei processi interni. Potrebbe essere riassunto così il piano di efficientamento di Tim Brasil, la controllata brasiliana del gruppo Telecom Italia che, secondo quanto previsto dal piano 2015-2017, deve riuscire a risparmiare 1 miliardo di reais, circa 230 milioni di euro. Anzi ormai qualcosa in meno visto che il 35% dell’obiettivo è già stato raggiunto dall’ad Rodrigo Abreu e da Pietro Labriola, inviato in Brasile per affiancare il numero uno in qualità di cfo. Proprio a loro toccherà discutere la riorganizzazione della società carioca con i sindacati e bisognerà vedere come saranno digeriti i mille esuberi paventati che, rispetto ad un organico di 13mila persone, non sono poca roba.
Il dossier brasiliano sarà sul tavolo del cda di Telecom previsto per lunedì, quando verrà esaminato anche il preconsuntivo 2015. Non è attesa alcuna novità a breve circa la possibile aggregazione tra la telco italiane e Tim Brasil, su cui invece da tempo ha messo gli occhi Oi che potrebbe contare sui 4 miliardi messi a disposizione dal magnate russo Mikhail Fridman. Il presidente della compagnia italiana Giuseppe Recchia ha più volte ribadito la centralità della telco brasiliana nella vision strategica del gruppo e, a prescindere da offerte concrete che finora non sembrano essere arrivate, la volontà nota è quella di attendere la riforma del settore più volte annunciata da Nelson Barbosa, ministro per le Comunicazioni brasiliano, prima di prendere in considerazione qualunque ipotesi.
Intanto, in vista delle riunione del board, gli analisti hanno già iniziato a fare i loro conti e prevedono che la performance economica di Tim Brasil farà registrare ricavi ed Ebitda in calo rispettivamente del 25 e del 19%. Il mercato domestico dovrebbe invece registrare qualche timido segnale positivo, con un flessione del fatturato attesa attorno all’1,9% (-0,6% nel mobile, -0,3% nel fisso) e un indebitamente netto stimato a 27,3 miliardi contro i 26,6 del 2014.