Tim Participacoes, o Tim Brasil, la controllata brasiliana di
Telecom Italia, terzo maggior operatore mobile del Paese
sud-americano, torna a sfornare utili, anche se non all’altezza
delle aspettative degli analisti. Dopo la perdita netta di 165
milioni di real del primo trimestre 2009, i primi tre mesi
dell’anno in corso si chiudono con un utile netto di 30 milioni
di real o 13 milioni di euro, contro i 61 milioni in valuta
brasiliana previsti dal mercato.
L’azienda, con sede a San Paolo, attribuisce il miglioramento del
risultato all’incremento del revenue, salito a 3,2 miliardi di
real nel primo trimestre 2010, da 3,17 miliardi di un anno prima.
La base di abbonati è cresciuta del 17,3%, raggiungendo a marzo
42,4 milioni di linee.
I dati di Tim Brasil includono quelli di Intelig, operatore locale
long-distance acquisito l’anno scorso. Il margine Ebitda
complessivo (Tim più Intelig) è salito al 24,8% dal 19,5% dei
primi tre mesi dello scorso anno. L’Ebitda è cresciuto del 31% a
810 milioni di real.
L’azienda ha investito un totale di 575,8 milioni nelle sue
operazioni nel primo trimestre, molto più che nei primi tre mesi
del 2009 (quando aveva speso 194,4 milioni di real).