Cassa depositi e prestiti resta nella partita della rete Tim. A confermarlo è l’Ad Dario Scannapieco in un’intervista con Bloomberg Tv smentendo dunque le indiscrezioni di stampa di un imminente ritiro dal tavolo su Netco.
Vivendi non molla la presa
La nuova deadline è stata fissata da Tim il 9 giugno e l’Ad Pietro Labriola – che sarà presente alla prossima edizione di Telco per l’Italia il 15 giugno (QUI PER AGENDA E ISCRIZIONE) ha dichiarato che si tratta di una data definitiva per l’offerta non vincolante. L’azienda non ha ritenuto soddisfacenti i rilanci presentati sia dalla cordata Cdp-Macquarie sia da Kkr: entrambe hanno proposto un upgrade di circa 2 miliardi rispetto alla prima offerta ma secondo il cda di Tim il valore dell’asset è maggiore. Vivendi, primo azionista di Tim con una quota vicina al 24%, stando a indiscrezioni non sarebbe disposta a chiudere la partita per meno di 26 miliardi, uno “sconto” rispetto agli oltre 30 miliardi chiesti un anno fa.
Improbabile l’ipotesi di un rilancio economico
Tornando al ruolo di Cdp, Scannapieco ha detto che insieme con Macquaire si sta lavorando all’offerta: “Abbiamo visto la lettera di Tim che chiede chiarimenti e stiamo preparando con Macquarie la replica a questa lettera. Stiamo spiegando alcuni elementi tecnici sulla nostra offerta e non posso dire che offriremo di più. Chiaramente noi pensiamo che la nostra offerta come anche probabilmente quella di Kkr produrranno beneficio all’azienda”. Leggendo fra le righe sarà dunque difficile un ulteriore rilancio o comunque improbabile avvicinarsi ai desiderata di Vivendi.
La triade Cdp-Macquarie-Kkr
Riguardo all’ipotesi di una triade Cdp-Macquarie-Kkr rimbalzata su alcuni organi di stampa Cdp non esclude: “Vediamo come vanno le cose. Non siamo chiusi a questa opzione. In passato abbiamo siglato un accordo con loro. Valutiamo la loro presenza in Fibercop, e quindi non escludiamo questa opzione ma al momento stiamo lavorando con Macquarie sull’offerta”.
La questione Antitrust Ue
Riguardo all’ipotesi di una scure da parte dell’Antitrust Ue – Cdp è azionista sia di Open Fiber sia di Tim – Scannapieco ha spiegato che “si è iniziata una discussione con le autorità europee” evidenziano il valore industriale che deriverebbe dalla combinazione delle due reti, al momento concorrenti.
Vivendi propone Luciano Carta in cda
Vivendi ha proposto Luciano Carta, ex presidente Leonardo, per il posto di consigliere nel cda di Tim lasciato vacante a seguito delle dimissioni di Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi. Si apprende da fonti vicine al dossier.