DOSSIER NETCO

Tim, De Puyfontaine: “La rete è un gioiello, offerta Kkr presenta incertezze”

Il Ceo di Vivendi: “Vendere l’infrastruttura senza rispondere alle domande strategiche sul futuro dell’operatore è solo procrastinare. Serve un piano operativo e una visione. E le offerte arrivate finora sono molto molto inferiori al vero valore degli asset”

Pubblicato il 28 Lug 2023

Arnaud-de-puyfontaine

Arnaud De Puyfontaine torna sul dossier Netco durante la conference call con gli analisti sulla presentazione dei conti semestrali di Vivendi. Il Ceo della società francese, che è la principale azionista di Tim, è così tornato a parlare della cessione della rete Tim sollevando una serie di perplessità anche sull’offerta di Kkr, con cui Tim è impegnata nella negoziazione in esclusiva, sottolineando che “presenta ancora molte incertezze nella sua struttura”.

“La rete è il gioiello di Tim”

La rete è il gioiello di Telecom Italia e quindi chiunque volesse separare la rete dal resto del gruppo dovrebbe rispondere ad alcune domande essenziali: cosa sarà Tim senza la rete, quale sarà la relazione della nuova società con la rete, quale sarà la quota del debito e dei dipendenti a rimanere nella società”. Questa la posizione espressa da De Puyfontaine, che aggiunge: “Vendere la rete senza rispondere alle domande da noi poste su quale sia la visione strategica globale e come implementare una profittevole e sostenibile creazione di valore è solo un procastinare. Vogliamo un piano operativo per poter valutare step by step come aumentare la generazione di cash flow, come porre le basi per poter rimborsare il debito. La vendita della rete senza rispondere a queste domande non è sufficiente”.

Piano operativo e vision per il futuro

Una volta fissate queste premesse, secondo De Puyfontaine, “se c’è un piano e una visione per il futuro la rete è il gioiello e quindi deve essere pagata il giusto prezzo”, mentre le cifre di cui si è parlato finora sarebbero “molto molto molto inferiori al vero valore della rete. La logica degli investimenti per Tim è diversa da quella per Canal+ – prosegue – La nostra agenda riguardo a Tim è oggi fare in modo di ottenere la giusta valutazione per la nostra quota e poi decideremo cosa succederà dopo. Qualsiasi offerta che non risponda alle nostre domande sul futuro della strategia di Tim non avrà il sostegno di Vivendi”.

L’offerta di Kkr

 Alla fine di giugno Tim aveva scelto l’offerta non vincolante di Kkr come base di partenza per trattare la cessione di Netco, la newco che raggrupperà le attività relative alla rete fissa dell’operatore, comprese FiberCop e Sparkle. L’offerta presentata da Kkr, che ha avuto la meglio su quella di Cdp-Macquarie, ammonterebbe a 23 miliardi di euro, mentre la valutazione di Vivendi per l’infrastruttura è vicina ai 30. Il fondo statunitense avrà ora a disposizione un periodo di trattative in esclusiva con Tim, per arrivare a un’offerta “conclusiva e vincolante” da presentare “nel più breve tempo possibile compatibilmente con la complessità dell’operazione”, e in ogni caso entro la fine di settembre 2023, convenendo sul perimetro, le modalità e i tempi per l’esecuzione della due diligence prevista dall’offerta di Kkr.

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