IL CASO

Tim e il tonfo in Borsa, c’è una “manina”? Intanto in Netco sale a bordo Cpp con il 17,5%

Lo “scetticismo” del mercato e degli analisti sul raggiungimento degli obiettivi finanziari del nuovo piano industriale, considerati troppo ambiziosi, non può essere la ragione del clamoroso -23,8%. Volumi di scambi dodici volte quelli normali, il ceo Labriola: “Analizzeremo la situazione a sangue freddo”. Indaga la Consob. La mattinata apre con segno positivo: il titolo guadagna il 3,8%

Pubblicato il 08 Mar 2024

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Un tonfo del 23,8% per uno scambio di oltre 2 miliardi di azioni: clamoroso quanto accaduto nella giornata della presentazione del nuovo piano industriale Tim.

Già nella mattinata i primi segnali con un’apertura al ribasso ma è stato nel pomeriggio che la situazione è precipitata. Se è vero che il mercato e gli analisti hanno palesato un certo scetticismo riguardo al traguardo degli obiettivi finanziari stimati nel triennio, definiti fin troppo ambiziosi – in particolare secondo molti non tornerebbero i conti sul debito  e su questo punto il ceo Labriola ha puntualizzato che “bisogna spiegare meglio alcune tematiche” – non può essere questa la ragione di una vendita così massiccia, “un volume di scambi oltre 12 volte rispetto a quelli tradizionali”, ha detto il ceo Pietro Labriola definendo la situazione anomala al punto da necessitare un’indagine. Chi ha venduto le azioni in modo così massiccio? E con quale obiettivo?

La Consob da ieri sta monitorando le contrattazioni per verificare se ci siano operazioni mirate a indebolire il Gruppo di Tlc.

Intanto la giornata di oggi inizia con un trend in verso: in apertura di Borsa il titolo segna un +3,8%.

I target finanziari del piano

I target finanziari al 2026 stimano ricavi a 15,7 miliardi, un ebitda after lease di 4,4 miliardi, per un debito di circa 7,5 miliardi. “Se dal debito a chiusura del 2023 si tolgono 14 miliardi (a seguito della cessione di Netco) si arriva a 6-6,5 miliardi ma il closing avverrà quest’estate e fino a quel momento continueremo a bruciare cassa” ha spiegato Labriola rimasto sorpreso di come non sia stata apprezzata una riduzione della leva finanziaria da 3,8 a meno di 2 volte. Labriola puntualizza che target proposti per il prossimo triennio sono sostenibili. “Non è un piano aggressivo, è un piano sfidante ma se faremo gli sforzi che dobbiamo fare ce la faremo” ha detto il direttore finanziario Adrian Calaza. “L’azienda genererà liquidità? Semplicemente sì” aggiunge, ribadendo che ci sarà un assorbimento di capitale nel 2024, prima del closing della cessione di Netco, “un flusso altamente negativo nel 2024, con una positività nel 2025 e 2026”.

Vivendi svaluta la partecipazione

Intanto il principale azionista ha svalutato la propria partecipazione – come emerge dalla relazione finanziaria 2023 – di 1,347 miliardi di euro. Vivendi ha il 23,7% del capitale di Tim e ricorda che a partire dal 31 dicembre 2022 ha cessato di contabilizzare la propria partecipazione con il metodo del patrimonio netto.

I sindacati in allarme

“La reazione dei mercati alla presentazione delle linee guida di Tim per il prossimo triennio non può non destare preoccupazione. Soprattutto se uno dei motivi sembra risiedere nella scarsa fiducia sulla gestione del debito”. Così Riccardo Saccone, Segretario nazionale di SlcCgil. “Viene da chiedersi se l’enorme massa di azioni che si è spostata ieri non sia anche il frutto della turbolenta situazione societaria-avverte ancora Saccone convinto che “quanto avvenuto ieri rischia di aggravare la già complessa situazione aziendale. Ci aspettiamo la massima chiarezza da parte dell’azienda sulle tematiche della tutela del perimetro occupazionale. Ma ci aspettiamo anche un maggior coinvolgimento del Governo”.

A proposito del Governo, in una lettera inviata al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, al Ministro del Lavoro Marina Calderone, Uilcom chiede un’immediata convocazione.

Netco, sale a bordo Cpp Investments con il 17,5%

Canada Pension Plan Investment Board (Coo Investments) – società di investment management che gestisce il Fondo nell’interesse di oltre 22 milioni di contribuenti e beneficiari del Canada Pension Plan – ha siglato un accordo per fare il suo ingresso, con una partecipazione del 15,5% pari a un controvalore fino a 2 miliardi, in Optics BidCo, il gruppo di investitori impegnato nell’operazione Netco.

“Netco fornirà servizi di connettività dati end-to-end con un ruolo particolarmente rilevante per il funzionamento dell’economia italiana,” commenta James Bryce, Managing Director e Global Head of Infrastructure di Cpp Investments. “Il nostro investimento si basa su una visione strategica di lungo termine condivisa con i nostri partner e contribuirà a fornire infrastrutture digitali di alta qualità in tutta Italia, oltre a generare rendimenti a lungo termine adeguati al profilo di rischio del fondo. “Guardiamo con ottimismo a Netco come al primo di numerosi investimenti infrastrutturali di Cpp Investments in Italia.”

Cpp Investments è un investitore nel settore delle infrastrutture, con 29 investimenti diretti in 13 paesi per un totale di 51,8 miliardi di dollari canadesi al 31 dicembre 2023. Ha partecipazioni significative in aziende di infrastrutture digitali, tra cui Boldyn Networks (Stati Uniti, Regno Unito e Italia), Cellnex (Pan-Europeo) e V.Tal (Brasile).

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