IL DOSSIER NETCO

Tim e la rete di Stato: fra il dire e il fare c’è di mezzo Vivendi

I francesi accolgono positivamente l’annuncio della discesa in campo da parte del Ministero dell’Economia ma vogliono discutere i dettagli. Riflettori sul futuro di ServiceCo. I sindacati tornano sulla questione occupazionale. Dura la posizione della Uilcom Uil, Ugliarolo: “Classe politica incapace, restiamo contrari allo scorporo senza dettagli sugli impatti per i lavoratori”

Pubblicato il 16 Ago 2023

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Sul dossier Netco i francesi di Vivendi, primi azionisti di Tim, non staranno a guardare. E intendono avere un ruolo decisivo nella partita secondo a un tavolo con il Governo. “Per arrivare a soluzioni concrete e praticabili è necessaria l’apertura di un dialogo serio”, hanno fatto sapere i francese. “È indispensabile per trovare la migliore soluzione per la società e per tutti i suoi azionisti, di cui Vivendi continuerà a rappresentare gli interessi con la massima determinazione”.

I sindacati accendono i riflettori sull’occupazione

La partita dunque si annuncia niente affatto scontata e hanno fatto sentire la propria voce anche i sindacati. Dura la posizione di Uilcom Uil: “Quello che sta accadendo sul destino di Tim è l’ennesima dimostrazione di una classe politica incapace. In Italia si fa il contrario di quello che accade negli altri stati”, ha twittato il segretario generale Salvo Ugliarolo. “Resteremo contrari finché non ci mostreranno chiarimento l’impatto e gli strumenti che vorranno usare”. Più morbida ma altrettanto rigorosa la posizione di Alessandro Faraoni, segretario generale della Fistel Cisl: “Era ciò che si sentiva nell’aria ed era auspicabile che il Mef aumentasse la sua quota nella NetCo. Proprio perché, se il percorso come avevamo compreso era indirizzato verso lo scorporo, allo stesso tempo è importante un ruolo di controllo del Governo per garantire il ruolo strategico dell’Italia nella rete unica ma anche a garanzia del perimetro occupazionale delle lavoratrici e lavoratori”.

La Lega accende i riflettori sull’uso delle risorse pubbliche

“Seguiamo con la massima attenzione gli sviluppi, certi che il governo vigilerà per scongiurare qualsiasi rischio di spreco di denaro pubblico e valutare gli impatti su azienda e dipendenti”, hanno dichiarato i deputati Elena Maccanti, Andrea Dara, Domenico Furgiuele, Riccardo Augusto Marchetti e Erik Pretto. “Bene il memorandum siglato tra Mef e Kkr. Parliamo di una società che costituisce un asset strategico e siamo convinti che investire nel medio-lungo termine sulle infrastrutture e sulla rete di questo Paese sia la strada da percorrere per costruire un’Italia più attrattiva, moderna e competitiva”.

Il Quirinale smentisce il coinvolgimento di Mattarella

L’ufficio stampa del Quirinale ha smentito le voci circolate di un intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sull’esecutivo per raccomandare prudenza sulla vicenda Tim e Vivendi, in particolare sui rapporti con la Francia. Rispondendo all’Agi, ha parlato di “notizia totalmente infondata”.

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