IL DOSSIER

Tim e l’Opa Kkr, Giorgetti: “Lo Stato non può rinunciare a forme di controllo”

Il ministro dello Sviluppo economico: “Rispettiamo il mercato, ma il Governo intende tutelare gli asset strategici”. Bocche cucite sullo stato di avanzamento del piano. Vivendi lavora alla controffensiva: scorporo del Gruppo in 7 business unit autonome

Pubblicato il 12 Gen 2022

Giorgetti

Rispettiamo il mercato, ma il Governo intende tutelare gli asset strategici. Qualsiasi Opa deve tenere in considerazione che c’è un perimetro entro il quale lo Stato non credo possa rinunciare a forme di controllo”: è quanto ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti riguardo al “dossier Tim” nel corso di in una conferenza stampa a Montecitorio con Matteo Salvini.

Bocche cucite sullo stato di avanzamento del progetto, ossia della manifestazione di interesse presentata dal fondo americano. In casa Tim si stringe sulle nomine. Si stringe il cerchio sulle nomine dei nuovi vertici di Tim, in particolare sul nuovo amministratore delegato. L’azienda ha convocato un cda straordinario il 21 gennaio, prima dunque di quello fissato in calendario per il 26 gennaio, in cui ci sarà all’ordine del giorno l’esame preliminare del bilancio. Un altro appuntamento informale è stato convocato per il 18 gennaio per fare il punto sullo stato di avanzamento del piano industriale a cui lavora alacremente il direttore generale Pietro Labriola. Rimandato invece al 25 gennaio l’incontro precedentemente fissato per oggi con i sindacati.

Il piano di Vivendi: scorporo in business unit autonome

Per contrastare l’Opa di Kkr, Vivendi sta lavorando con Cdp a un contro-piano che stando a quanto riferisce Il Messaggero prevede lo “spezzatino” di Tim in in 5-7 business unit autonome tra Noovle, Olivetti, Sparkle, la parte internazionale (Brasile), l’interprise, cioè le gare vendite sul mercato Ict (Pa, banche), Telsy, e last but not least la rete. “Il numero può variare ma non la struttura nel senso che le ServiceCo e la NetCo dovrebbero essere separate mediante una scissione proporzionale che attribuirà ai soci azioni delle newco in proporzione alle partecipazioni detenute”, si legge sul quotidiano.

Digitalizzazione e new skills in scena all’Expo di Dubai

È andato intanto in scena oggi a Dubai il forum “Digitalization and new skills” organizzato dal Gruppo Tim con il Padiglione Italia a Expo 2020. “Da sempre l’impegno del Gruppo Tim è rivolto alla realizzazione di infrastrutture di rete e allo sviluppo di nuove tecnologie. Assicurare, quindi, la diffusione delle competenze digitali è la missione sociale più importante della nostra azienda”, ha commentato il presidente Salvatore Rossi. “Il digitale può essere uno strumento straordinario per una crescita economica e sociale che non lascia indietro nessuno. Sostenibilità e digitalizzazione nella nostra visione sono fortemente connessi, portare il nostro contributo e le nostre eccellenze in una cornice di prestigio come quella di Expo 2020 Dubai è motivo di grande orgoglio”.

“La partecipazione dell’Italia a Expo Dubai, dedicata alla connessione tra Paesi, culture, competenze come fattore generativo di sviluppo e di sostenibilità, fa della digitalizzazione un fattore decisivo di innovazione, di diplomazia multilaterale, di equità sociale. Il Gruppo Tim ha fatto del nostro Padiglione uno straordinario punto di ascolto e di partecipazione a questa sfida globale, come dimostrano gli oltre 7 milioni di nostri followers nel mondo”, ha detto il Commissario per la Partecipazione Italiana a Expo Dubai Paolo Glisenti.

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