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Tim, è tempo di acquisizioni: sul tavolo il dossier BT



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Dopo Retelit e Nextalia scende in campo anche la telco guidata da Labriola che nel 2021 ha acquisito i due rami PA e pmi. Ma servirà una “dote” di 100 milioni

Pubblicato il 11 set 2024

Federica Meta

Giornalista



Tim 2

BT nel mirino di Tim. La compagnia guidata da Pietro Labriola ha presentato un’offerta non vincolante per quel che resta delle attività dell’azienda.

La proposta di Tim

Nella sua proposta Tim punta ad ottenere circa 100 milioni di euro dal venditore per rilevare gli asset. Un’eventuale operazione per assorbire le attività di BT in Italia sarebbe coerente con la strategia di Tim di rafforzare il business Enteprise, che fornisce servizi di connettività, cloud e cybersecurity a grandi aziende e pubbliche amministrazioni.

Le altre aziende interessate

Le altre offerte arrivate sul tavolo di BT sarebbero quelle del fondo spagnolo Asterion (attraverso Retelit), già indicato come possibile alleato del Mef per rilevare Sparkle da Tim, e di Nextalia, il fondo dell’ex top banker di Mediobanca Francesco Canzonieri. Le offerte vincolanti sono attese per la fine del mese.

Le attività di BT

L’azienda ha già ceduto alcune parti del business italiano a Tim nel 2021 e altre a Retelit l’anno scorso. La divisione, il cui personale full-time equivalent si aggira intorno alle 370 unità, ha una serie di contratti a lungo termine con grandi clienti aziendali, che hanno generato circa 300 milioni di euro di ricavi lo scorso anno.

La vendita di BT Italia è l’ultimo atto delle vicende che hanno interessato la divisione italiana del gruppo di tlc inglese, reduce da uno scandalo contabile del 2017 che ha costretto ad accantonare 530 milioni di sterline e ha portato a un lungo processo che ha visto la condanna all’inizio di quest’anno di otto persone, tra cui ex dipendenti di BT Italia, per manipolazione dei bilancio e per frode.

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