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5G, spunta un piano Tim-Vodafone per abbattere i costi

Secondo indiscrezioni le due aziende punterebbero a condividere torri e ripetitori per accelerare lo sviluppo della rete e ammortizzare la spesa per le frequenze

Pubblicato il 12 Nov 2018

5G

Tim e Vodafone avrebbero avviato una trattativa sulla possibile collaborazione nello sviluppo della rete 5G in Italia. Lo riporta l’agenzia Bloomberg, citando fonti anonime secondo cui le due società avrebbero già firmato un’intesa riservata con l’obiettivo di formalizzare un accordo nel primo trimestre. La collaborazione potrebbe implicare l’utilizzo condiviso di ripetitori e torri radio con l’obiettivo di condividere i costi e accelerare il rollout della nuova connessione ultraveloce.

L’indiscrezione spinge ulteriormente il titolo di Tim in Borsa ( che guadagna il +6% a 0,54 euro) che protagnosta di una giornata al rialzo sull’onda del dossier della rete unica che il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha detto di voler chiudere entro fine anno.

L’operazione è conseguente al maxi-esborso da parte delle due telco per le frequenze battute all’asta che ha fruttato complessivamente 6,5 miliardi allo Stato italiano, un incasso molto più alto rispetto ai 2,5 miliardi previsti in Finanziaria. Vodafone e Tim sono risultate le “big spender”: ognuna delle telco ha investito complessivamente 2,4 miliardi di euro. In particolare la spesa maggiore si è concentrata sui due maxi-blocchi nella banda 3,4-3,6 Ghz – disponibile da subito – per la quale Tim ha speso 1,694 miliardi e Vodafone 1,685.

La cifra investita dagli operatori italiani è più alta rispetto a quella pagata per frequenze simili in altre parti d’Europa. Da più parti si teme che la gara italiana stabilisca un benchmark per il valore delle frequenze che verranno assegnate in altre parti del mondo.

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