L’ANALISI

Tim Enterprise è un “gioiello”. Il valore del titolo può raddoppiare



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Kepler Cheuvreux alza il rating da hold a buy e fissa il prezzo obiettivo a 35 centesimi in rialzo del 36%, ma il potenziale è ben più alto. La telco guidata da Labriola è in una fase di svolta, probabile uscita di scena di Vivendi entro l’anno

Pubblicato il 29 gen 2025



borsa

Il titolo di Tim è sottovalutato e ha un importante potenziale di crescita. Nonostante un mix di punti di forza e debolezza nella struttura aziendale, la prospettiva è positiva per gli analisti di Kepler Cheuvreux, che hanno alzato il loro target price da 0,26 euro a 0,35, con un incremento del 36% e un upgrade delle azioni da “Hold” a “Buy”. E il potenziale è ancora più alto: il prezzo del titolo potrebbe raddoppiare, affermano gli esperti, perché c’è margine di risalita, soprattutto con la possibilità dell’uscita di Vivendi e il potenziale ingresso di 4 miliardi di euro cash tra earnout e rimborso della quota di concessione da parte dello Stato italiano.

La ristrutturazione aziendale è a buon punto e i fondamentali nazionali stanno migliorando, con l’unità Enterprise che si impone come gioiello nascosto e il Brasile come ulteriore motore di crescita”, affermano gli analisti.

Kepler Cheuvreux prefigura l’instaurarsi di un circolo virtuoso di riduzione del debito, upgrade a investment grade, riavvio del pagamento dei dividendi e addirittura al consolidamento sul mercato domestico.

Tim, outlook positivo per Kepler Cheuvreux

Gli analisti osservano che la ristrutturazione aziendale e il risanamento del bilancio di Tim sono bene avviati, l’obiettivo di stabilizzazione del fatturato consumer ha guadagnato visibilità, il business Enterprise è posizionato in modo unico rispetto ai concorrenti per catturare la crescita nei segmenti Ict/cloud in rapida crescita, la separazione strutturale sta iniziando a dare frutti commerciali e il Brasile rimane un motore di crescita.

I ricavi nazionali e l’Ebitdaal stanno crescendo più velocemente del previsto e gli esperti prevedono un’ulteriore accelerazione nel quarto trimestre, con un Cagr Ebitdaal nazionale dell’8,2% nel periodo 2023-26 (un aumento stimato dell’11% per il 2026E). Salgono anche le stime Ebitdaal per le unità domestiche, con un multiplo più elevato per la divisione Consumer (3,5x Ev/Ebitdaal).

Tim sta gestendo ServiceCo in Italia con capex inferiore alle attese, determinando ulteriori revisioni al rialzo delle stime EbitdaaL-capex (Cagr 23-26 di ex Sparkle +25%, Cagr di gruppo +17,5%, stime di gruppo in aumento dell’11%).

Anche il tasso di esecuzione dei costi finanziari è inferiore al previsto e Kepler Cheuvreux aumenta il suo equity Fcf (free cash flow) ex Sparkle al di sopra delle linee guida nel 2025 e nel 2026. La leva finanziaria prevista per il 2026 è <1,5x, al di sotto della linea guida di 1,6x-1,7x, un livello finanziariamente sostenibile che dovrebbe mettere Tim sulla buona strada per un upgrade del rating a investment grade.

L’uscita di Vivendi e il consolidamento in Italia

Kepler Cheuvreux ritiene che l’uscita di Vivendi stia diventando più probabile quest’anno e che vi sia un ulteriore rialzo derivante dalle inaspettate liquidità provenienti da circa 3 miliardi di euro di guadagni e il possibile rimborso di 1 miliardo di euro del canone di concessione del 1998. Ciò anticiperebbe anche la ripresa del pagamento dei dividendi, compreso il pagamento privilegiato cumulativo sulle azioni di risparmio (nel 2027, le azioni di risparmio potrebbero godere di un rendimento complessivo del 33% mentre le azioni ordinarie potrebbero vedere un rendimento dell’11%).

Ciò, a sua volta, renderebbe più semplice la conversione delle azioni di risparmio, abbattendo l’attuale inefficiente struttura del capitale e rendendo le azioni Tim più liquide.

Infine, nel medio termine Kepler Cheuvreux intravede un consolidamento a livello nazionale tra gli operatori italiani delle telecomunicazioni, con Tim che probabilmente sarà un beneficiario passivo o addirittura un obiettivo di acquisizione.

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