LA PARTITA DELLA RETE

Tim, F2i conferma ipotesi coinvolgimento in dossier Netco

L’Ad Ravanelli: “Stiamo dialogando con i soggetti coinvolti”. Cda Tim: cooptato Alessandro Pansa come consigliere, resta dunque escluso il candidato di Vivendi Luciano Carta. Domani Pietro Labriola a Telco per l’Italia

Pubblicato il 14 Giu 2023

renato ravanelli

“Stiamo dialogando con i soggetti coinvolti”: Renato Ravanelli, amministratore delegato di F2i, conferma a Radiocor il possibile coinvolgimento del fondo focalizzato sulle infrastrutture nella partita della rete Tim. Notizia che ha fatto rimbalzare in Borsa il valore del titolo Tim. Stando a indiscrezioni il fondo potrebbe affiancare Kkr con una partecipazione attorno al 10-15% in NetCo nell’ambito della proposta che considerato l’earn out arriva a 23 miliardi.

Intermonte: vantaggi dal coinvolgimento di F2i

“Il coinvolgimento di F2i (partecipata al 14% da Cdp) e con un ruolo nella governance della cordata come trait d’union con Kkr avrebbe diversi vantaggi”, evidenzia Intermonte. “Mitigare le issue antitrust legate alla presenza di Cdp nel consorzio, rispondendo così alle pregiudiziali poste da Kkr per l’investimento nella maxicordata e riducendo gli execution risk futuri (rimedi antitrust) in caso di successo del deal; assicurare maggiori disponibilità di capitali per un bump nell’offerta (secondo le indicazioni di stampa, F2i tramite il suo Fondo V avrebbe una dotazione liquida per 600 milioni che con la leva potrebbe portare a un investimento di circa 2,5 miliardi”. Secondo Intermonte “la presenza di una partecipata pubblica a fianco di Kkr nell’azionariato di NetCo potrebbe poi agevolare la possibile applicazione di un paradigma vincente simile a quello adottato per Terna con la realizzazione di un operatore unico quotato a controllo statale (merger di Netco con Open Fiber e successivo Ipo) che in futuro potrebbe beneficiare di una regolamentazione Rab simile a quella adottata per le utilities, rendendo ancora piu interessante la exit futura per Kkr. Se F2i e/o un’altra partecipata pubblica dovessero sostituirsi completamente a Cdp nella cordata vedremmo anche maggiori chance di approvazione dell’offerta da parte dell’Agm di Tim (Cdp potrebbe infatti partecipare al voto con la sua quota del 9,8%)”.

Il verdetto entro fine mese

Due i cda Tim in programma per sciogliere la riserva sulle nuove proposte messe sul tavolo da Kkr e Cdp Macquarie: il 19 e il 22 giugno. E stando a quanto dichiarato nelle scorse settimane dall’Ad Pietro Labriola non ci saranno altre proroghe. Ma arrivare a definizione non sarà semplice: entrambe le offerte continuano a essere considerate insoddisfacenti dal primo azionista, Vivendi e non sarebbero dunque bastati i correttivi a convincere i francesi. Tant’è che si prospetta uno stop alla vendita della rete per passare a un piano B i cui termini non sono chiari.

Scorporare le aree nere di Open Fiber

Intanto Cdp e Macquarie starebbero studiando un piano – che sarebbe già stato sottoposto ai ministeri dell’Economia e del Made in Italy – per scorporare le aree nere di Open Fiber che finirebbero nelle mani del fondo australiano. Una mossa che consentirebbe di evitare l’eventuale scure dell’Antitrust nell’ambito dell’operazione di integrazione degli asset ossia della rete nazionale di Tlc.

Cordata unica Kkr-Cdp-Macquarie

Altra ipotesi quella di una proposta congiunta Kkr-Cdp-Macquarie per arrivare ad una posta più vicina ai desiderata di Vivendi ma comunque lontana dai 31 miliardi a cui ambiscono i francesi. “Dipende molto dalle decisioni del consiglio di amministrazione di Tim nel corso del mese”, ha commentato a Radiocor Ravanelli su questa opzione.

Cda Tim, cooptato Alessandro Pansa

Il consiglio di amministrazione di Tim, riunitosi oggi sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha proceduto, a maggioranza, alla cooptazione di Alessandro Pansa come consigliere. Lo rende noto un comunicato dell’azienda. Resta dunque escluso il candidato di Vivendi Luciano Carta.

Il futuro di Tim e la digitalizzazione del Paese: domani Telco per l’Italia

La crisi delle Tlc è in pieno atto e bisognerà trovare presto una via di uscita pena il mancato raggiungimento degli obiettivi di digitalizzazione messi nero su bianco nel Pnrr. Il tema sarà sul tavolo di Telco per l’Italia, l’evento di CorCom in programma domani a Roma (PER PARTECIPARE CLICCARE QUI) a cui sarà presente fra gli altri l’Ad di Tim Pietro Labriola.

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