VERSO L'ASSEMBLEA

Tim: Frontis, Glass Lewis e Iss a favore della lista del board uscente

I candidati scelti per il rinnovo del cda convincono gli investitori istituzionali: indipendenza dei nomi selezionati e trasparenza nei criteri di scelta gli aspetti messi in evidenza

Pubblicato il 17 Mar 2021

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La lista del Cda per Tim mette d’accordo gli investitori istituzionali. Tutti e tre i maggiori proxy advisor Glass Lewis, Iss e Frontis consigliano infatti di votare a favore.

“Raccomandiamo agli azionisti di sostenere la lista che sembra proteggere al meglio gli interessi di tutti gli azionisti – spiega Glass Lewis nel suo report – compresi gli investitori di minoranza”. Il proxy advisor sottolinea che “il 60% dei candidati presentati dal consiglio uscente è indipendente e la lista comprende il presidente e l’amministratore delegato”.

Frontis apprezza “i significativi miglioramenti apportati alla corporate governance della Società, soprattutto tenendo conto dei forti conflitti tra i suoi principali azionisti negli ultimi anni”. “Un voto per la lista presentata dal Consiglio può essere percepito come un premio per i miglioramenti realizzati negli ultimi anni, e uno stimolo a proseguire su questa strada e continuare a migliorare la corporate governance di Tim” aggiunge.

Secondo Iss “a conti fatti la composizione della lista, che è il risultato di un processo strutturato e complessivamente trasparente, sembra coerente con le esigenze della società e con il board review effettuato alla fine del 2020. Almeno sulla carta, la stragrande maggioranza dei candidati è indipendente e ha esperienza rilevante e forte background professionale, in particolare in sostenibilità, trasformazione e digitalizzazione, alcune delle aree chiave del piano strategico dell’azienda”.

La lista del cda di Tim

Si tratta della prima volta nella storia della compagnia in cui il board di Tim presenta suoi nomi per il rinnovo del Consiglio.

“Si è inteso coniugare il valore della continuità con quello del rinnovamento, introducendo accanto a 6 Consiglieri in carica (tra i quali il Presidente e l’Amministratore Delegato, di cui si prefigura la conferma nel rispettivo ruolo) 4 candidati con background diversificato in termini di esperienza lavorativa, formazione e percorso professionale”, si leggeva nella nota emessa a seguito del cda.

Nella lista dei candidati, oltre al presidente Salvatore Rossi e all’Ad Luigi Gubitosi e Gorno Tempini di Cdp figurano per Vivendi Arnaud de Puyfontaine, Frank Cadoret, Cristiana Falcone (indipendente) e Marella Moretti (indipendente). In quota Elliott Paola Bonomo (indipendente). Fra gli indipendenti anche Ilaria Romagnoli, con un passato in Rotschild e Intesa. Luca De Meo, numero uno di Renault, prende il posto di Michele Valenzise (in quota Vivendi).

La lista di Assogestioni

In vista dell’appuntamento dell’assemblea del 31 marzo anche i fondi di minoranza hanno presentato 5 nomi per il consiglio di amministrazione e 4 per il sindacale.

Maurizio Carli, Paola Sapienza, Federico Ferro-Luzzi, Paola Camagni, Paolo Boccardelli: questi i cinque candidati di Assogestioni.

Amundi Asset Management Sgr, Arca Fondi Sgr, Etica Sgr, Eurizon Capital Sgr, Eurizon Capital, Epsilon Sgr, Fidelity Funds – Sicav, Fideuram Asset Management (Ireland), Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management Sgr, Interfund Sicav, Mediolanum Gestione Fondi Sgr, e Pramerica Sicav i fondi in campo titolari complessivamente di circa l’1,2% delle azioni ordinarie.

Presentata anche la lista per il collegio sindacale: sindaci effettivi, Francesco Fallacara, Anna Doro, Francesco Vella; sindaci supplenti Paolo Prandi e Laura Fiordelisi.

I nomi di Cdp e Vivendi

Sette i candidati dell’azionista francese Vivendi fra sindaci effettivi e supplenti: si tratta di Angelo Rocco Bonissoni, Francesca Di Donato, Massimo Gambini, Giulia De Martino e Francesco Schiavone Panni e dei due supplenti Franco Maurizio Lagro e Ilaria Antonella Belluco.

Il candidato indicato per primo nella sezione della lista relativa ai Sindaci effettivi viene proposto quale Presidente dell’Organo di Controllo, qualora la lista dovesse qualificarsi come “lista di minoranza”. Con riferimento alla determinazione del compenso del Collegio Sindacale, Vivendi propone un compenso di 135.000 euro annui lordi per il Presidente e di 95.000 per ciascun Sindaco effettivo nonché un compenso aggiuntivo di 15.000 euro annui lordi per il Sindaco effettivo che sarà chiamato a far parte dell’organismo di vigilanza della Società in conformità al modello organizzativo adottato ai sensi del d.lgs. n. 231/2001.

Riguardo a Cassa depositi e prestiti i nomi sono quattro: Sindaci effettivi Franco Luciano Tutino  e Ines Gandini e supplenti Stefano Fiorini e Maria Sardelli. Anche in questo caso il candidato indicato per primo nella sezione della lista relativa ai Sindaci effettivi viene proposto quale Presidente dell’Organo di Controllo. Non sono state invece fornite indicazioni sulla retribuzione ma le informazioni di dettaglio e la documentazione prevista dalla normativa applicabile saranno messe a disposizione secondo le modalità indicate nell’avviso di pubblicazione dell’Assemblea.

 

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