L’ex Ad di Tim Luigi Gubitosi si appresta a lasciare il suo posto in Consiglio di amministrazione. Per il neo direttore generale Pietro Labriola, ceo di Tim Brasil, si spiana dunque la strada per l’ingresso nel Consiglio e la nomina ad amministratore delegato. Se Gubitosi non avesse lasciato, l’unica opzione sarebbe stata la rinuncia, da parte dell’azionista di maggioranza Vivendi, a uno dei suoi tre consiglieri nel board per consentire l’ingresso di Labriola.
Secondo quanto rende noto Tim in una nota, Gubitosi – che oggi non ha partecipato al Cda – ha trovato un accordo con Tim per nel rispetto di quanto previsto dal contratto, incluse le manleve, ma senza “maxi” buonuscita come ipotizzato da indiscrezioni di stampa. Il passo indietro sarebbe maturato nello spirito della lettera in cui il manager ha spiegato le ragioni della rinuncia alle deleghe da amministratore delegato e da direttore generale. “L’accordo prevede il riconoscimento a Luigi Gubitosi di un importo (severance) di circa 6,9 milioni di euro (soggetto al claw back da parte di Tim), da corrispondersi entro il 3 gennaio 2022″, puntualizza Tim.
Kkr, fumata nera sul dossier
Nulla di fatto sul fronte del dossie Kkr: in corso il lavoro degli advisor, ancora prematura la decsione del board sull’offerta del fondo americano.
“Al momento sono in corso una valutazione dettagliata della manifestazione indicativa non vincolante e un’analisi comparativa della stessa rispetto ad alternative strategiche e prospettive future della società, mirate a decidere, tra le altre cose, se dare accesso alla due diligence richiesta da Kkr. Inoltre si ricorda, come annunciato il 15 dicembre, che il management sta intraprendendo una revisione del piano”, si legge nella nota di Tim a seguito del cda che si è concluso alle 21. “Questo processo è complesso e richiederà dei tempi che in questo momento non sono quantificabili. Il Consiglio e il Comitato si impegnano a procedere, con il supporto degli advisor, in maniera tempestiva ed esauriente, in linea con i doveri fiduciari e nell’interesse di tutti gli stakeholders”.
Nella nota nessun riferimento al dossier Dazn ma stando a quanto si apprende l’azienda sta comunque lavorando a una rinegoziazione del contratto a seguito degli insoddisfacenti risultati portati a casa che hanno impattato anche sulla revisione, al ribasso, dei conti. Si tratta del terzo profit warning.
Immediato il commento della notizia da parte del leader della Lega Matteo Salvini, che per l’ennesima volta interviene a gamba tesa sulla vicenda Tim nonostante il dossier dell’Opa Kkr sia sul tavolo del comitato creato dal Governo, in cui siede anche il ministro dello Sviluppo economico (leghista) Giancarlo Giorgetti, insieme con il ministro dell’Economia Daniele Franco, il ministro della Transizione digitale Vittorio Colao. “Adesso la Lega chiede al Governo di vigilare per evitare svendite, spezzatini, chiusure e licenziamenti, difendendo dati, reti e sicurezza nazionale”, ha detto Salvini nell’apprendere la notizia delll’uscita di Gubitosi dal cda Tim.
Il nuovo calendario degli eventi societari
Il cda di Tim ha anche mdificato il calendario degli eventi societari. Di fatto è stata posticipata al 2 marzo, dal precedente 23 febbraio, l’approvazione del bilancio. Alla stessa data dovrebbe essere presentato il nuovo piano industriale.
– 2 marzo Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del progetto di bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021
– 7 aprile Assemblea per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021
– 4 maggio Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della relazione finanziaria al 31 marzo 2022
– 27 luglio (data confermata) Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della relazione finanziaria al 30 giugno 2022
– 9 novembre Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della relazione finanziaria al 30 settembre 2022