Rilevare il 100% del Gruppo Tim e procedere con le valutazioni sul progetto di fusione degli asset con Open Fiber: queste le indiscrezioni che stanno rimbalzando a seguito di una lettera inviata dal fondo americano ai vertici di Tim in cui sono state messe nero su bianco le risposte riguardo le intenzioni sul da farsi a seguito del cda di Tim che ha dato mandato al presidente Rossi e all’Ad Labriola di proseguire le interlocuzioni per venire a capo della vicenda e capire quali siano i progetti concreti del fondo dopo l’annuncio della manifestazione di interesse rimata “congelata” per settimane.
Il cerchio si sta stringendo: ieri l’Ad di Cdp Fabio Scannapieco (la Cassa è azionista di Tim con una quota vicina al 10% e di Open Fiber con il 60%) in occasione del Bloomberg Forum Italy ha detto che “una duplicazione degli investimenti sulla rete non ha senso dal punto di vista industriale”. Ma sono soprattutto le parole di Francesco Giavazzi, consigliere economico della presidenza del Consiglio, a far capire quanto ci si stia avvicinando a definizione: “La rete unica è uno degli obiettivi del governo e succederà”.
Riguardo al piano di Kkr sarebbe dunque confermato l’interesse per il 100% della società e sul fronte del dossier rete unica il fondo si sarebbe dichiarato favorevole a valutare il progetto a patto di una creazione di valore e della mancanza di ostacoli di natura antitrust. Le notizie stanno facendo rimbalzare il valore del titolo Tim in Borsa: in mattinata registrato il +9,17% a 0,3287 euro.