“Sono stati anni a tratti burrascosi, per ragioni sia generali (innanzitutto la pandemia da Covid-19 che ha colpito tutto il mondo) sia specifiche dell’azienda stessa. Tim ha infine deciso di imboccare una strada nuova, difficile ma promettente, a parer mio l’unica che le possa consentire di superare le strettoie ereditate dal passato e proiettarsi verso quel futuro che si sta delineando per le telecomunicazioni nel mondo. Il mondo cambia, il settore cambia, è necessario che anche Tim cambi”. Sono gli auguri di Natale e per il nuovo anno del presidente Salvatore Rossi ai colleghi, alla fine del mandato che lo vedrà lasciare l’azienda dopo oltre quattro anni.
Il mondo cambia, anche Tim deve cambiare
Il presidente di Tim vede il gruppo cambiare “salvaguardando il patrimonio di conoscenze e competenze che ha fatto grande quest’azienda, patrimonio che continua a essere coltivato da tutti voi”.
“Nel tempo della mia presidenza si sono avvicendati due consigli di amministrazione. Abbiamo lavorato tanto, soprattutto nell’ultimo anno, in cui le riunioni del Consiglio si sono molto intensificate, nel numero e nella durata. Era necessario approfondire in modo realistico ogni scenario. Bisognava anche assicurarsi dell’interesse istituzionale delle ipotesi di ristrutturazione dell’azienda che si andavano vagliando, poiché il nostro settore è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sviluppo digitale europeo e nazionale e Tim vi riveste un ruolo speciale. Alla fine di questo percorso – conclude – posso dire che le decisioni del Consiglio sono sempre state ponderate e attente, sia nel processo seguito sia nel merito. Infatti, sono state prese o all’unanimità o con larghe maggioranze”.
Un ciclo nuovo per Tim
“Si sta ora per aprire un ciclo nuovo. Considero esaurito il mio compito di traghettatore del Consiglio nella fase turbolenta finora attraversata ed è giusto che io concluda il mio impegno in Tim alla scadenza naturale del mio mandato, nella primavera prossima – conclude Rossi – Mi tranquillizza il fatto che l’attuale amministratore delegato, Pietro Labriola, abbia dato la sua disponibilità a portare avanti, se gli azionisti glielo chiederanno, il lavoro di trasformazione di Tim. Quella è la continuità che serve”.
Rossi non disponibile a un nuovo mandato
Nel cda di Tim dello scorso 14 dicembre ha comunicato di non intendere presentare una propria candidatura, ritenendo che la sua esperienza di oltre quattro anni in Tim debba avviarsi naturalmente a conclusione con la scadenza del mandato.