La rete di Tlc deve tornare sotto la proprietà statale. Esce allo scoperto Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia, il partito dato in pole nei sondaggi in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. “La posizione di FdI è di una rete unica, come accade in tutte le grandi democrazie occidentali, che sia di proprietà pubblica non verticalmente integrata, quindi il punto è scorporare la proprietà della rete, che secondo me non può essere privata come non lo è da nessuna parte per un fatto di sicurezza nazionale e tutela dell’interesse nazionale, dalla vendita del servizio che si deve fare in regime libera concorrenza tra tutti gli operatori”, ha detto ai microfoni di Radio24.
Nel mirino i francesi di Vivendi
“Un’infrastruttura strategica non può essere lasciata in mano ai privati, soprattutto se stranieri“, ha detto Meloni riferendosi evidentemente a Vivendi, azionista principale di Tim con il 23,75%. Nei giorni scorsi è spuntata l’ipotesi di un’Opa su Tim da parte di Cassa depositi e prestiti: Cdp in quota con il 9,81% stando alle indiscrezioni di Bloomberg salirebbe alla maggioranza – addirittura si prospetta fino al 90% – operazione preliminare alla successiva fusione con Open Fiber nella porzione relativa alla rete. Stando al piano, Tim cederebbe le attività mobili e fisse (30 milioni di abbonati) a concorrenti per circa 13 miliardi di euro – il che farebbe superare l’ostacolo dell’operatore verticalmente integrato nell’ambito della fusione con Open Fiber e quindi del progetto di rete unica – nonché la costola sudamericana Tim Brasil per circa 4 miliardi.
Meloni però non si è espressa nel merito: “Continuiamo a lavorare verso questa ipotesi (quella della rete unica a controllo pubblico, ndr) poi su quanto e come, nel merito, si debba fare, bisogna essere molto attenti e prudenti”.
Golden Power, Meloni punta a ulteriori strette
La leader di Fratelli d’Italia ha anche detto che “la golden power va assolutamente estesa, sono per la difesa della nostre produzioni strategiche, dei marchi e delle infrastrutture strategiche”. Una dichiarazione contestuale a quella sulla rete unica che potrebbe avere impatti anche su altre aziende del comparto Tlc in particolare in vista della partita 5G, in Italia ancora tutta da giocare.