Servizi innovativi per aziende e PA, all’insegna della convergenza fra connettività, cloud, Internet of things e cybersecurity. Ma anche soluzioni chiavi in mano per le piccole e medie imprese. E sul fronte consumer un rafforzamento dei canali di assistenza in nome della qualità. Il tutto condito da una spinta sulla banda ultralarga fissa e mobile attraverso da un lato i bandi del Pnrr e dall’altro sul potenziamento della copertura 5G. Questi secondo quanto si apprende i pilastri del nuovi piano industriale 2023-2025 di Tim che sarà ufficialmente presentato il prossimo 14 febbraio
I servizi convergenti
Riguardo ai progetti in capo a Tim Enteprise che fa lega su know how e tecnologie di Telsy, Noovle e Olivetti, la strategia punta al bundle connettività-servizi. E la componente servizi riguarda in particolare l’offerta cloud, ma anche l’internet of things e cybersecurity. Riguardo alle Pmi si lavora a pacchetti ad hoc chiavi in mano che possano favorire la digital transformation per chi è ancora indietro e contribuire all’obiettivo Paese. Offerte convergenti e altamente innovative sono previste anche per la pubblica amministrazione
Spinta alla banda ultralarga
Avanti tutta sull’infrastrutturazione, in particolare sui progetti legati ai bandi Pnrr per la realizzazione di reti ad alta capacità nelle aree grigie. E la telco guidata da Pietro Labriola intende accelerare e massimizzare la copertura 5G a livello nazionale grazie all’utilizzo di un mix di frequenze al fine di massimizzare la copertura 5G.
Più qualità per i clienti consumer
Sul fronte Tim Consumer massima attenzione ai canali di vendita e ai servizi di assistenza per migliorare la qualità e riposizionare l’azienda.
Il dossier rete unica
Sale l’attesa sul dossier rete unica. Secondo le ultime indiscrezioni Cdp si preparerebbe per una seconda offerta dopo quella andata in fumo nell’ambito del memorandum siglato a maggio scorso. Ma resta da sciogliere il nodo della valorizzazione degli asset.
I conti 2022 e le stime sul 2023
Fioccano le stime degli analisti sui risultati di Tim del 2022. Secondo Equita l’anno è in linea con le attese conferma in termini di ricavi, ebitda e posizione finanziaria netta. In miglioramento l’Ebitda after leasing domestico del quarto trimestre: la crescita attesa è del 3,6%. La crescita più forte si registrerà però in Brasile: Ebitda stima ricavi a +7% ed Ebitda adjusted a +5%. Dato in linea con quello di Intermonte che nel Paese sud americano prevede un fatturato a +6% e un Ebitda a +8%. Per il 2023-25, Intermonte si aspetta trend da stabili a positivi nel business domestico.