L'OPERAZIONE

Tim-Open Fiber, avanti sulla fusione. In ballo anche Flash Fiber

In vista l’acquisto del 50% di OF controllato da Cdp in cambio di azioni Tim che incorporerà anche la jv con Fastweb

Pubblicato il 11 Giu 2019

tim

Si avanti sulla fusione TimOpen Fiber. Il Sole 24 Ore scrive che ci sono stati progressi nella discussione in merito all’integrazione di Open Fiber in Tim. Il tema sarà affrontato nel cda di Tim del 1 agosto e non in quello del 27 giugno, ma la struttura dell’operazione si sarebbe definita e consisterebbe nell‘acquisto del 50% di Open Fiber controllato da Cdp in cambio di azioni Tim. L’ipotesi sulla quale si starebbe ragionando prevede l’acquisto del 50% di Cdp in Open Fiber (l’altro 50% è dell’Enel), “pagando” con azioni Telecom e la fusione tra quest’ultima e Flash Fiber, joint con Fastweb per lo sviluppo della rete in fibra, sotto l’egida di Tim che avrebbe il controllo di due terzi del capitale. L’operazione porterebbe Cdp a una quota molto simile (circa il 21%) a quella di Vivendi che detiene il 23,94% delle azioni.

Secondo Repubblica, Tim e Cdp avrebbero trovata la quadra sulla valutazione di OF che sarebbe di circa 2 miliardi, più alta del range 1,3-1,6 miliardi ipotizzato da Equita e poco al di sotto dello studio di Maurizio Matteo Dècina, pubblicato in anteprima da CorCom, che stima 2,3 miliardi.

Enel sarebbe pronta a vendere la propria quota ma avrebbe aspettative più elevate che non troverebbero disponibilità da parte né di Tim né di Cdp per cui – secondo Repubblica – Enel potrebbe rimanere con la propria quota in Open Fiber, per lo meno fino all’approvazione dei risultati 2019. “Un’operazione strutturata in questo modo – spiega Equita – permetterebbe di superare l’impasse legato alle aspettative di valorizzazione di Enel (anche se non conosciamo gli accordi di governance i rapporti tra Cdp ed Enel in Open Fiber)”.

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