Tim Participacoes, controllata brasiliana di Telecom Italia, ha chiuso il 2012 con un utile netto in rialzo del 17,4% a 1,5 miliardi di reais e ricavi in crescita del 10% a 18.764 milioni. Il cda proporrà all’assemblea di aprile un monte dividendi di 743 milioni (0,3073 reais per azione ordinaria e 1,5366 per adr), in salita del 39,4% rispetto al 2011. A dicembre Tim ha raggiunto 70,3 milioni di clienti. Per il 2013 la società è “sicura di avere tutte le condizioni per mantenere focalizzata e sostenibile la crescita del business”.
Al termine del cda per l’approvazione dei conti, l’ad Andrea Mangoni ha rassegnato le dimissioni. Il manager, che lascerà la carica il 4 marzo 2013, “considera compiuta la missione che gli era stato assegnata per guidare la transizione nella gestione della societa'”.
Andrea Mangoni, ex chief financial officer di Telecom Italia, era arrivato in Brasile nel marzo del 2012, dopo le dimissioni di Luca Luciani in seguito al coinvolgimento nell’inchiesta sulle sim false.
Intanto, ieri Telecom Argentina, la controllata (tramite Sofora) di Telecom Italia, ha comunicato i risultati preliminari per l’esercizio 2012, con ricavi pari a 22,117 miliardi di pesos, in aumento di quasi il 20% rispetto ai 18,5 miliardi dell’anno precedente. Sale a 6,57 miliardi di pesos l’Ebitda dai 5,99 miliardi del 2011 (+9,6%). Lo comunica una nota della società che oggi diffonde i risultati preliminari 2012, aggiungendo che la posizione finanziaria netta è pari a 3,648 miliardi di pesos, a fronte di 2,864 miliardi dell’anno precedente. I risultati definitivi saranno pubblicati il 27 febbraio.