Tim riacquisterà per cassa una porzione di due emissioni obbligazionarie con scadenza in gennaio e nell’aprile del 2024 per un importo nominale complessivo previsto di 600 milioni di euro. Lo annuncia la telco in una nota e l’operazione fa seguito alla chiusura dell’emissione senior non garantita a tasso fisso da 750 milioni di euro offerto agli investitori istituzionali lo scorso 12 luglio.
I titoli oggetto del riacquisto appartengono all’emissione da 750 milioni di euro al 3,625% fisso con scadenza il 19 gennaio 2024 e a quella da 1,25 miliardi al 4% fisso con scadenza l’11 aprile 2024. Una volta riacquistati, i titoli saranno cancellati, mentre rimarranno in circolazione rispettivamente titoli per 450 e 949,98 milioni di euro.
Prestito | Ammontare accettato per l’acquisto da parte di TIM | Prezzo di acquisto dei Prestiti | Importo complessivo in linea capitale dei Prestiti in circolazione dopo la Settlement Date |
EUR 750,000,000 3.625 per cent Fixed Rate Notes due 19 January 2024 | EUR 300.000.000 | 99,75 per cento | EUR 450.000.000 |
EUR 1,250,000,000 4.000 per cent Fixed Rate Notes due 11 April 2024 | EUR 300.014.000 | 99,50 per cento | EUR 949.986.000 |
Il dossier Netco
Stando a indiscrezioni Cdp, che detiene il 60% di OF, starebbe puntando a partecipare all’offerta vincolante di Kkr per la rete Tim (attesa entro il 30 settembre), mentre non ci sarebbero progressi sul possibile break up di Open Fiber (zone nere a Macquarie, zone grigie e bianche a Cdp) proposto da Macquarie.
“Osserviamo che un eventuale scorporo di Open Fiber potrebbe facilitare il futuro coinvolgimento di Cdp nel dossier NetCo senza limitazioni antitrust e, in particolare, consentirebbe a Cdp di limitare l’impegno finanziario per l’acquisizione di una partecipazione qualificata nella NetCo insieme a Kkr/F2i, trasferendo i restanti asset di Open Fiber – commentano gli analisti di Intermonte -. Ciò che resta da vedere dal punto di vista normativo è la legittimità di porre l’intera gestione del piano “Italia a 1 Giga” (zone grigie) in capo a un’unica società quando le regioni italiane sono state appositamente suddivise tra diversi operatori che si sono poi aggiudicati le gare (Open Fiber e Tim). Continuiamo a pensare che un’offerta congiunta di Kkr e Cdp, eventualmente con il supporto del governo, sia lo scenario ideale per Tim, perché eliminerebbe il rischio di veti reciproci tra Cdp (esercizio del Golden Power da parte del governo) e Tim.
Si riunisce il board di Open Fiber: focus sul piano industriale
Nuova riunione del board di Open Fiber per discutere del nuovo piano industriale. Il piano, che dovrebbe essere pronto entro la fine dell’estate, prevede stando a indiscrezioni di stampa un rifinanziamento di oltre 7 miliardi di euro (project financing) con un pool di 32 banche per sostenere ulteriori investimenti per 10 miliardi oltre ai 6,2 miliardi già investiti entro la fine del 2022.