Tim punta sugli Emirati Arabi. La società guidata da Pietro Labriola ha firmato con Abu Dhabi Investment Office un’intesa per sviluppare soluzioni di comunicazione cyber e quantistica, ampliare la banda larga e le telecomunicazioni e creare un centro di eccellenza in IoT e AI per le industrie locali.
L’accordo nell’ambito della visita in Italia del presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan che ha siglato con il responsabile del Mimit, Adolfo Urso, altri cinque accordi strategici con i suoi omologhi emiratini per consolidare la cooperazione economica e industriale tra i due Paesi.
Intelligenza artificiale cuore della collaborazione strategica
La cooperazione negli investimenti nelle infrastrutture digitali e nell’intelligenza artificiale è un punto centrale della cooperazione tra Italia e Emirati Arabi, come testimoniato dall’intesa firmata tra il Ministero delle Imprese e il Ministero degli Investimenti degli Emirati Arabi Uniti.
Un accordo che si collega al progetto “Italia AI Factory“, che prevede un investimento di 430 milioni di euro per la realizzazione di un supercomputer presso il Tecnopolo di Bologna.
Italia AI Factory
L’iniziativa da 430 milioni mira a creare un ecosistema AI aperto, competitivo e integrato a livello europeo, si focalizzerà sul supporto a startup e pmi, privilegiando al tempo stesso alcuni settori strategici per l’economia nazionale.
Al centro del progetto è la realizzazione di un supercomputer ottimizzato per l’AI, che verrà installato presso il Tecnopolo di Bologna, già punto di riferimento europeo per supercomputing, big data, intelligenza artificiale e calcolo quantistico. Questa infrastruttura avanzata sarà una delle prime al mondo e leader in Europa per capacità di elaborazione AI.
Italia AI Factory rappresenta l’evoluzione naturale di una strategia avviata nel 2017, volta a posizionare l’Italia al centro dell’innovazione tecnologica. La vittoria del progetto segna un traguardo fondamentale, confermando il valore delle competenze e delle risorse italiane in un settore in rapida crescita.
L’iniziativa promuoverà l’adozione di soluzioni AI in settori chiave come l’agroalimentare, la cybersecurity, lo studio della terra e il manifatturiero. Attraverso un modello organizzativo one-stop-shop, l’AI Factory semplificherà l’accesso a dati di grande valore e a una vasta gamma di servizi, incentivando la collaborazione tra ricercatori, sviluppatori, startup e pmi.
Italia AI Factory beneficia di un investimento totale di circa 430 milioni di euro, con il contributo paritario del Governo italiano e della Commissione Europea. Il cofinanziamento nazionale è sostenuto da istituzioni di rilievo, tra cui il Ministero dell’Università e della Ricerca, l’Agenzia per la Cybersecurezza Nazionale (Acn), la Regione Emilia-Romagna, il Consorzio Cineca, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), l’Agenzia ItaliaMeteo, la Fondazione per l’IA e la Fondazione Bruno Kessler. All’iniziativa partecipano anche altre Istituzioni e enti nazionali tra cui il Centro Nazionale Icsc.
Cineca, in consorzio con Austria e Slovenia, sarà l’hosting entity responsabile dell’implementazione del supercomputer e della gestione delle infrastrutture correlate.