Il cerchio si stringe. E in vista del Cda convocato il prossimo 23 febbraio, Tim riunisce il Consiglio per fare il punto sulla lista dei nomi proposta dal cda uscente, in vista del rinnovo del board con la prossima Assemblea del 31 marzo. Stando a indiscrezioni sarebbero oltre una ventina – c’è chi calcola fra i 25 e i 28 – i candidati della prima lista, ma il 23 dovranno arrivare sul tavolo del cda soltanto 10 nomi.
Egon Zehnder la società incaricata dal presidente Salvatore Rossi, su mandato del Cda, di presentare i “candidati”: nella “long list” l’Ad Luigi Gubitosi e il presidente Salvatore Rossi ed i consiglieri che hanno manifestato la propria disponibilità. All’appello non ci sarà Massimo Ferrari (il quale ha già confermato) e non dovrebbe figurare neanche Lucia Morselli.
Riguardo all’azionista di maggioranza, Vivendi, sarebbero tre i nomi spettanti: viene data per scontata la riconferma di Arnaud de Puyfontaine e di Marella Moretti. Se Cdp presenterà una propria lista non è dato sapere ma in ogni caso i nomi dovranno essere condivisi con il cda della Cassa, forse in convocazione il 22 febbraio, quindi alla vigilia del cda di Tim.
La Cassa è chiamata per altro a decidere, entro il 25 febbraio, il da farsi sull’esercizio della prelazione sulla quota Enel in Open Fiber per la quale il fondo infrastrutturale Macquarie ha offerto 2,65 miliardi di euro. Cdp starebbe anche valutando – secondo indiscrezioni – l’acquisto di una quota attorno al 10% per avere la maggioranza nell’operatore wholesale e guidare il processo verso la costituzione di AccesCo. Intanto sulla rete unica di Tlc si discute in merito all’eventuale conferimento nella newco anche degli asset di Infratel.