Primi sei mesi dell’anno all’insegna del ritorno alla crescita per Tim che mette a segno ricavi a +1% nel trimestre aprile-giugno pari a 7,6 miliardi. L’Ebitda risulta in flessione del 3,7% anno su anno, ma cala il debito di 3,9 miliardi. In linea con gli obiettivi del piano “Beyond Connectivity” 2021-2023 le factory di Gruppo (Noovle, Olivetti, Telsy) su un percorso che le porterà a più che raddoppiare i ricavi da servizi innovativi entro il 2023. Gli accordi con Dazn – oggi l’Antitrust ha dato il via libera all’operazione – e con Mediaset Infinity estendono inoltre il piano nel segmento Consumer, aggiungendo la Serie A Tim e la Champions League all’offerta TimVision.
“I ricavi sono tornati a crescere per la prima volta dal terzo trimestre 2018. Abbiamo investito molto nel secondo trimestre, stiamo costruendo il nostro futuro”, commenta l’Ad Luigi Gubitosi. Riguardo a Noovle, Olivetti, Telsy, “il nostro cloud, il settore cybersecurity e Iot dovrebbero più che raddoppiare i ricavi entro il 2023, con Sparkle che ha come obiettivo di crescita di ricavi oltre 20% e il calcio che va aggiunto a tutto ciò e rappresenta il legame, oltre la connettività, del settore consumer”, ha aggiunto il manager.
Record dell’Ftth attraverso Fibercop
In linea con il piano le attività di FiberCop che nel mese di giugno ha raggiunto il record di incremento di copertura mensile Ftth con 310 mila nuove unità immobiliari (nel semestre +15% unità immobiliari Ftth) e portato la banda ultralarga al 93% delle linee fisse. “Prosegue il dialogo con Cdp per la definizione di iniziative strategiche congiunte mirate ad accelerare la digitalizzazione del Paese su vari temi, inclusa la rete, anche allo scopo di ottimizzare le risorse che saranno disponibili con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato nelle scorse settimane dall’Unione Europea”, si legge nella nota della società emessa a seguito del cda.
A tal proposito Tim ha deciso di non inserisce i fondi per la digitalizzazione attesi dal Recovery fund nella guidance” perché abbiamo già incorporato i voucher che ci aspettavamo partissero a inizio giugno: ora stanno coordinando tutti gli sforzi” tra iniziative europee e italiane “quindi capiamo che potrebbe arrivare qualcosa entro fine anno, ma non siamo sicuri e non vogliamo tornare a dirvi” che l’iniziativa parte e poi non è così. Personalmente penso che i voucher dovrebbero partire entro la fine dell’anno. L’ultima volta che abbiamo controllato abbiamo visto che stavano finalizzando la documentazione”.
Gubitosi puntualizza che si va avanti sul piano di efficientamento dei costi: mille persone hanno lasciato l’azienda nel primo semestre.
Massimo riserbo sui progetti sul polo strategico nazionale e rete unica Tlc: Gubitosi si limita a sottolineare che si va avanti e che “siamo in ardente attesa di capire come finirà la ‘saga’ Enel con Macquaire. Enel è stato un bottleneck nell’avanzamento del progetto, ma la volontà di trovare soluzione su rete non è cambiata”.
Nessuna trattativa con Sky e nessun obbligo per Dazn
Riguardo all’accordo con Dazn Gubitosi ha puntualizzato che “di base non vogliamo intrattenere alcuna relazione con Sky. Noi abbiamo vinto, tutto qui. Come nelle elezioni. Dovremmo finirla qui, non è molto sportivo poi fare delle cause legali, accendere altre voci”. Gubitosi ha aggiunto che “quando non c’èabbastanza banda si può vedere la partita sul digitale terrestre”. Inoltre, “se uno dei nostri
clienti per esempio vuole andarsene possiamo mantenerlo con TimVision: cioé può ad esempio diventare cliente WindTre, ma avere
il decoder TimVision e l’ abbonamento. Dazn ha diritti e non ha alcun obbligo, noi siamo rivenditore di questi diritti”.
Tim Brasil: utile a +154,7%, ebitda +5,9%
Risultati eccezionali per Tim Brasil che nel secondo trimestre registra un utile in crescita del 154,7% a 681 milioni di real (circa 115 milioni di euro), e un ebitda a +5,9% a 2,101 miliardi di real. Il risultato – si legge nella nota della società – dimostra la capacità della società di adattarsi a circostanze avverse, seguendo una traiettoria positiva. I ricavi totali sono stati pari a 4,407 miliardi, in crescita del 10,5% e quelli da servizi si sono attestati a 4,266 miliardi di real, in aumento dell’8,7%. Il gruppo “continua a ottenere buoni risultati finanziari, cercando di essere sempre piu’ inclusivo e sostenibile. L’impegno nel sociale e nell’ambiente dell’azienda risale a un tempo in cui il termine Esg non veniva nemmeno utilizzato”.
“Mostriamo, ancora una volta, dati che testimoniano la solidità operativa e finanziaria di Tim e dimostrano la nostra ripresa dagli impatti della pandemia, anche con molte sfide ancora in corso”, commenta il ceo Pietro Labriola. “La performance positiva è stata accompagnata da un percorso coerente di migliori condizioni ambientali, pratiche sociali e di governance, rafforzando la possibilità di coniugare una gestione focalizzata sui risultati e sull’innovazione con temi rilevanti per l’evoluzione dell’intera società. Così, siamo ancora più preparati per fare il grande salto che due eventi rappresenteranno per l’azienda: la conclusione dell’acquisto degli asset mobili di Oi e l’asta delle frequenze destinate alla tecnologia 5G. Tim è pronta a rimarcare il suo ruolo di leader nel mercato”.
L’autorità antitrust brasiliana Cade ha intanto chiesto alle parti coinvolte di fornire ulteriori informazioni sull’operazione di acquisto delle attività di telefonia mobile di Oi da parte di Tim, Claro e Vivo. Le informazioni richieste dovranno pervenire all’authority entro il 6 agosto, si legge nel sito del Cade.