IL DOSSIER RETE

Tim, Vivendi non molla su Netco: “Vale 30 miliardi, vogliamo dire la nostra in assemblea”

Il direttore finanziario Francois Laroze: “Come principali azionisti abbiamo diritto di esprimere ufficialmente la nostra posizione”. Giorgetti: “Offerta complessa e articolata, non è solo questione economica”. Urso fiducioso:“Il piano A avrà successo”, nessun piano B

Pubblicato il 20 Ott 2023

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La nostra posizione è molto chiara. Crediamo che l’offerta di Kkr, che questa volta è vincolante, sia una mossa importante per l’evoluzione del gruppo, e che la rete sia una parte importante di questa. Abbiamo affermato molte volte che il suo valore è di 30 miliardi e la nostra posizione oggi è che come principali azionisti con oltre il 23% dei diritti di voto vogliamo esprimere ufficialmente la nostra posizione in un’assemblea ordinaria o straordinaria degli azionisti”. Questa la posizione di Vivendi evidenziata dal direttore finanziario Francois Laroze in occasione della presentazione agli analisti dei conti del terzo trimestre del gruppo francese.

Nessuna fretta sul dossier Netco

“Crediamo che sia dovere della società dare l’opportunità a tutti gli azionisti di esprimere la il proprio parere in assemblea”, ha detto Laroze puntualizzando che sia sulla partecipazione in Tim che su altre, tra cui Mediaset “siamo molto pragmatici, non abbiamo fretta, vedremo l’evoluzione mese su mese e poi decideremo che cosa fare”.

La posizione del Governo

“Vivendi valuterà l’offerta in tutti i suoi aspetti, è un’offerta molto complicata e articolata. Sono centinaia e centinaia di pagine, non c’è solo il dato economico” commenta il ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso si dice fiducioso sulla riuscita dell’operazione che prevede la discesa in campo del ministero dell’Economia in Netco con una quota fino al 20%. “Siamo convinti che il piano del ministero dell’Economia abbia successo. Abbiamo un piano A, lavoriamo su questo”, ha risposto a chi gli chiedeva se ci sia sul piatto un piano B in caso di insuccesso del progetto.

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