Tiscali riduce la perdita nel primo trimestre dell'anno
rispetto ad un anno fa. Il rosso ammonta infatti a 17,1 milioni di
euro, contro un risultato netto negativo per 37,5 milioni al 31
marzo del 2008. Nel periodo in questione i ricavi del gruppo sardo
sono scesi del 24% circa, rispetto all'analogo periodo
dell'esercizio precedente, a 202,6 milioni, di cui 75 milioni
derivanti dalle attività italiane. Il rallentamento, spiega
Tiscali, «è interamente imputabile alla contrazione della base
clienti nella controllata inglese», ceduta nei giorni scorsi a
Carphone Warehouse per circa 255,5 milioni di sterline, e ad una
«significativa svalutazione del tasso di cambio euro-sterlina, che
giustifica la metà della variazione».
D'altro canto, «la controllata Tiscali Italia mostra una
tenuta delle attività voce e accesso a internet e ricavi stabili
su base annua a fronte di un significativo incremento della
redditività». L'Ebtida si è attestata intorno ai 41
milioni in calo del 14%.
Il cda ribadisce di ritenere che esista «una ragionevole
possibilità» che si possa arrivare a una ristrutturazione del
debito finanziario del gruppo idonea a supportare il nuovo piano
industriale che sarà presentato dopo la firma di accordi
vincolanti sulla ristrutturazione del debito e sul perfezionamento
della cessione di Tiscali Uk.
«Si prevede che gli accordi con gli istituti finanziatori, in via
di definizione, saranno formalizzati e comunicati al mercato in
tempi brevi», si legge nella nota Tiscali. Al 31 marzo 2009, il
Gruppo Tiscali può contare su disponibilità liquide complessive
per 8,7 milioni di Euro, a fronte di una posizione finanziaria
netta alla stessa data negativa per 629,8 milioni di Euro (601,1
milioni di Euro al 31 dicembre 2008).
La variazione negativa dei debiti bancari correnti pari a 10,7
milioni di euro è prevalentemente determinata
dall'accantonamento interessi sul debito Banca Intesa e JP
Morgan, per circa 11 milioni di euro. La variazione complessiva
della cassa è negativa per circa 15,5 milioni di euro, dato che
riflette investimenti per circa 16,1 milioni di Euro e oneri per
interessi e altri costi sul debito per circa 3 milioni di euro. La
controllata italiana presenta una generazione di cassa operativa
per circa 4 milioni di euro nel primo trimestre
dell'esercizio.