Il titolo Tiscali corre in borsa in avvio di seduta dopo
l'accordo di ristrutturazione del debito raggiunto dal gruppo
sardo con le banche, e torna a guadagnare il 2,84% a 0,39 euro.
La ristrutturazione del debito – su cui è stato raggiunto ieri
l'accordo – prevede il rimborso di quota parte del Debito
Senior di 200 milioni di euro e del debito verso gli azionisti di
minoranza di Tiscali Uk di 8 milioni di euro circa con i proventi
della cessione delle attività inglesi, pari a 260 milioni di euro
di cui circa 40 milioni verranno vincolati in relazione ad alcune
garanzie contrattuali. Le banche, inoltre, hanno confermato 165
milioni di euro di finanziamenti, 100 milioni con scadenza a 5
anni; 45 milioni con scadenza e 20 mlioni con scadenza a 7 anni da
rimborsarsi con fondi derivanti dal rilascio del conto vincolato
relativo alla cessione in Gran Bretagna e anche mediante gli
aumenti di capitale. Per quanto riguarda l'operazione di
aumento di capitale la strutturazione è complessa.
È previsto un primo aumento – di 190 milioni – garantito per 32
milioni da Andalas, per 11 da Vnil, il cui debito verrebbe
cancellato dell'80% e per la parte restante dalle banche
creditrici di Tiscali. Legati a questo aumento dei warrant gratuiti
e per questi strumenti è previsto un aumento di capitale sociale
fino al 5% del capitale sociale.
Al completamento di questa prima operazione seguirà un secondo
aumento il cui importo verrà determinato in base al livello di
sottoscrizione raggiunto nel precedente. Per ogni euro di cassa
sottoscritto dal mercato, spiega la nota, le banche creditrici
stralcerebbero circa 32 centesimi di euro di Debito Senior fino a
un massimo di 46,5 milioni. Dunque se il mercato sottoscrivesse 147
milioni di euro il secondo aumento di capitale non verrebbe
lanciato.
Entro tre anni Tiscali poi lancerà un terzo aumento, fino a 25
milioni, garantito ancora dalle banche creditrici, finalizzato al
rimborso del finanziamento da 20 milioni, relativo alla Tranche C
del debito. La quota di sottoscrizione da parte dei garanti sarebbe
liberata con compensazione, in tutto o in parte, di crediti nei
confronti della società.
L'accordo resta comunque subordinato, tra l'altro, al via
libera dell'assemblea agli aumenti di capitale,
all'attestazione di un piano di risanamento da parte di un
esperto indipendente e al perfezionamento della cessione delle
attività inglesi a Carphone Warehouse, per cui è già stato
richiesto il nulla osta dell'autorità antitrust europea.
All'assemblea straordinaria di fine giugno oltre alle delibere
sugli aumenti di capitale verrà proposta l'eliminazione
dell'indicazione del valore nominale delle azioni; l'esame
della situazione patrimoniale trimestrale a fine marzo e la
proposta di integrale copertura delle perdite di esercizio 2008
nonchè del risultato negativo di periodo dell'esercizio in
corso.
«L'accordo quadro, raggiunto nei tempi previsti – sottolinea
il presidente e amministratore delegato Mario Rosso – delinea per
il gruppo una struttura finanziaria che sarà sostenibile anche per
lo sviluppo delle proprie attività in Italia». Rosso prevede che
questo percorso di ristrutturazione, la razionalizzazione delle
attività e il migliorato contesto di mercato «consentiranno di
rafforzare il posizionamento di Tiscali in Italia, ponendo le basi
per una nuova equity story».