DATI FINANZIARI

Tiscali: giù i ricavi, pesa il calo dei servizi voce

Nei primi nove mesi fatturato si attesta a 173,2 milioni a fronte dei 203 dello scorso anno. Il segmento voce scende di oltre 10 milioni a causa del forte decremento del wholesale

Pubblicato il 14 Nov 2012

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Calano ri ricavi di Tiscali nei primi nove mesi del 2012. Il fatturato si è attestato a 173,2 milioni di euro, in diminuzione rispetto al dato di 202,9 milioni di euro registrato nei primi nove mesi del 2011. Il risultato operativo lordo (Ebitda) prima degli accantonamenti, pari a 53,5 milioni di euro, è sostanzialmente in linea (-1,6% YoY, pari al 31% dei ricavi) rispetto al dato corrispondente di 54,4 milioni di euro registrato al 30 settembre 2011. Il gross margin percentuale si attesta al 52,2% contro un dato analogo nel 2011 pari al 47%.

Il numero di clienti Adsl e voce è pari a 491 mila unità. Di queste, 467 mila unità sono utenti Adsl, di cui 335,1 mila collegati in unbundling. La base clienti che utilizza servizi di accesso dial-up (narrowband) e voce analogica si attesta a circa 39,3 mila, mentre i clienti Dual Play sono oltre 336 mila unità. “Il decremento rispetto al dato corrispondente del 2011 – spiega una comunicato dell’azienda – riflette in parte l’impatto della cancellazione nel corso dell’esercizio 2011 delle linee relative a clienti morosi o silenti, processo iniziato nel secondo semestre 2010. Nel mese di ottobre il forte incremento nell’acquisizione dei clienti ha consentito di invertire il trend nella clientela registrando un saldo positivo”.

Entrando nel dettaglio delle aree di business, quella relativa agli accessi broadband e narrowband, che rappresenta il 78% del fatturato, ha generato ricavi nei primi nove mesi del 2012 per circa 135,1 milioni di euro, in diminuzione del 12,2% rispetto al dato del corrispondente periodo 2011 (153,7 milioni di Euro). La flessione è riconducibile alla diminuzione della base clienti e alla naturale contrazione del segmento narrowband.

I ricavi del segmento voce si sono attestati a 9,5 milioni di euro contro un dato di 21 milioni di euro. “La diminuzione dei ricavi voce è dovuta – spiega una nota – oltre al naturale calo della voce analogica, al forte decremento dei servizi wholesale operato a seguito della bassa marginalità dello stesso”.

I servizi per le imprese (6,5% del totale ricavi) sono stati pari a 11,2 milioni di euro, in linea con il corrispondente valore al 30 settembre 2011 pari a 11,1 milioni di euro mentre i media e i servizi a valore aggiunto ammontano a 16,6 milioni di euro, in aumento del 17% rispetto al dato del 2011.

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