La Posizione Finanziaria netta del gruppo Tiscali al 31 dicembre 2020 ammonta a 92,9 milioni di euro. E’ quanto si legge in una nota della società dedicata alle informative periodiche alla Consob. Al netto dell’impatto dell’applicazione dell’Ifrs 16 (applicato dalla società a decorrere dall’informativa al 30 giugno 2019, con effetto retroattivo dal 1 gennaio 2019), la Posizione Finanziaria Netta ammonta a 69,4 milioni di euro a fine 2020.
Per quanto riguarda le posizioni debitorie, alla data del 31 dicembre 2020, i debiti commerciali netti scaduti (al netto dei piani di pagamento concordati con i fornitori, delle partite attive e in contestazione verso gli stessi fornitori) ammontano a 22,1 milioni di euro. Alla data del 31 dicembre 2020 si segnalano debiti finanziari scaduti (al netto delle posizioni creditorie) pari a circa 0,5 milioni di euro. I debiti tributari scaduti ammontano a circa 10,5 milioni di euro. I debiti scaduti di natura previdenziale ammontano a 0,1 milioni di euro.
Intanto Tiscali ieri è “esplosa” in Borsa: secondo rumors la compagnia potrebbe essere finita nel mirino dei piccoli trader che utilizzano la piattaforma Reddit. In effetti sono presenti post sulla piattaforma social (per il momento limitati a qualche decina) che puntano a far replicare alle azioni della telco sarda la reazione registrata negli Usa da titoli come GameStop e Amc Entertainment con acquisti a partire che possano mettere in difficoltà chi detiene posizioni corte sul titolo.
Oggi il titolo perde fino al 5% dopo che Borsa italiana ha bloccato, fino a nuove indicazioni, l’immissione senza ordine di prezzo delle azioni della società.
Ieri perà le azioni Tiscali hanno chiuso a 0,0319 euro, mostrando un rialzo del 16%, con volumi trattati pari a oltre 159 milioni di titoli (3,1% del capitale) contro una media di 85 milioni in un’intera seduta dell’ultimo mese. Il controvalore degli scambi rimane comunque limitato, pari a circa 5 milioni di euro. Le azioni Tiscali sul mercato sono circa 3,5 miliardi essendo pari al 70% il flottante a fronte di un 30% complessivo diviso tra il fondatore Renato Soru (8%) e la cordata Amsicora (22%).
La società fa sapere di non conoscere i motivi alla base del rialzo, sottolineando inoltre che sembra difficile attribuire questi movimenti a consigli di investimento del tipo circolato sui social. Tiscali è comunque in contatto con Borsa Italiana in relazione ai movimenti del titolo. Anche la Consob, come abitualmente avviene nei casi di variazioni improvvise dei prezzi, tiene monitorata la situazione anche se – si fa notare – le performance non sono per il momento accompagnate da volumi di scambio particolarmente rilevanti.