Il sogno di molti utenti telefonici? Un unico operatore per tutte le utenze, un’unica bolletta da pagare, un sostanzioso taglio di prezzo. Però, legarsi a un solo fornitore di telefonia sfruttando l’offerta combinata fisso-mobile non risulta quasi mai conveniente. A dirlo è Altroconsumo, che ha condotto un’indagine, raccogliendo informazioni nei negozi Vodafone, Tim, Wind Tre e Fastweb per valutare l’effettiva convenienza nello scegliere l’offerta combinata per linea fissa e mobile.
Secondo i risultati, emerge che per ogni compagnia la tariffa combinata è inferiore alla somma delle tariffe singole per fisso e mobile con differenze talvolta importanti. Wind in particolare offre le tariffe separate alla somma di 39,98 euro al mese e la combinata a 33,98 euro con un risparmio di sei euro al mese. Non si tratta però di un risparmio nel vero senso della parola, ma solo relativo a quell’operatore che offre la tariffa combinata.
I calcoli di Altroconsumo hanno mostrato come il risparmio maggiore si ottenga sempre sottoscrivendo due offerte separate – la migliore per la linea fissa e l’altra per la mobile – arrivando a pagare appena 26,98 euro al mese.
Ma non è solo il costo a suggerire questa soluzione. Complicazioni potrebbero sorgere ad esempio in caso di recesso parziale. Per la chiusura dell’utenza telefonica fissa se Vodafone si limita a detrarre il relativo costo, Wind e Fastweb aumentano la tariffa mobile, Tim chiude anche la linea mobile e chiede il pagamento di una penale per le spese di disattivazione più dieci euro moltiplicati per i mesi mancanti alla fine del primo anno. Meno oneroso il recesso dalla sola utenza mobile: Vodafone, Tim e Wind la stornano dalla tariffa combinata, Fastweb aumenta di cinque euro il costo della rete fissa. Più complesso in assoluto è il recesso totale, poiché entrano in gioco le penali e i costi di disattivazione.