L’INTERVISTA

Tlc, Campoli: “L’intelligenza artificiale apre l’era Network as a sensor”



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L’Head of Service Provider Segment di Cisco Systems: “Le reti evolvono grazie a milioni di sensori in grado di raccogliere dati che poi vengono interpretati dall’AI per attivare azioni a difesa delle stesse rafforzando la sicurezza”. Via a Hypershied, la prima soluzione cyber AI nativa

Pubblicato il 8 mag 2024



campoli cisco

“Tecnologie di rete e cybersecurity oggi non possono che operare in sinergia e l’intelligenza artificiale è ciò che consente la loro integrazione. Si parla di “Network as a sensor”: la rete e ciò che vi si connette diventano una rete di sensori, decine di milioni di punti che raccolgono dati su ciò che accade, e con essi alimentano un sistema di intelligenza artificiale in grado di interpretarli, analizzarli e attivare azioni che usano la rete stessa per contribuire alla difesa dai cyber attacchi. È l’approccio che abbiamo proposto con Hypershield, la prima soluzione cybersecurity basata su AI che abbiamo appena presentato al mercato”. Paolo Campoli, Head of Service Provider Segment di Cisco Systems fa il punto con CorCom sull’evoluzione dello scenario e sulle sfide che attendono le telco e non solo.

Campoli, l’hype sull’AI è innegabile, ma sarà davvero la chiave di volta? E in che modo?

Come in tutte le grandi trasformazioni tecnologiche, al momento c’è tanto hype, ma c’è anche tanto vantaggio competitivo per chi adotta fin d’ora l’AI e le condizioni per farlo ci sono. Ad esempio, per le telco il costo di raffinare dei modelli di AI allenandoli sui propri dati per usarli in modo specifico ed efficace è diminuito del 95% in un anno. Oggi tutti gli operatori telco possono usare l’AI, in particolare in quattro aree: per migliorare la customer experience, per implementare una cybersecurity più potente, per ottimizzare le operations – il funzionamento della loro rete – e per utilizzarla nella definizione di nuove offerte e prodotti. Per facilitare questa trasformazione e contenerne i costi, inoltre, oggi i player tecnologici stanno supportando le telco per affrontare i cambiamenti che l’intelligenza artificiale introduce nell’IT, ad esempio rispetto alle richieste e caratteristiche delle infrastrutture data center, così da aiutarli a sfruttare al massimo l’esistente nei necessari percorsi di ammodernamento.

Con l’acquisizione di Splunk come evolverà l’offerta Cisco sul fronte della cybersecurity?

Con l’acquisizione di Splunk Cisco ha oggi la possibilità di sviluppare offerte che usano i dati in modo estremamente pervasivo. Possiamo prelevare i dati da qualsiasi fonte ci interessi: i dati rilevati dai sensori di rete, i dati relativi ai 650 miliardi di eventi di sicurezza che come Cisco tracciamo ogni giorno sulle reti dei nostri clienti, i dati resi disponibili dai nostri partner ecc – in modo intelligente. Possiamo farlo perché possiamo renderli uniformi: li normalizziamo, come si dice in gergo tecnico, per renderli interpretabili e correlabili. Questo dà una potenza senza precedenti, una capacità di osservazione senza precedenti e grandi vantaggi. Per la cybersecurity si crea una piattaforma unica, un vero e proprio Security Operation Center abilitato dall’AI: abbiamo capacità di analisi, individuazione, risposta alle minacce, mitigazione, riparazione complete, anche grazie all’integrazione delle soluzioni enterprise di Splunk con quelle che Cisco ha già sviluppato. L’AI inoltre ora rafforza anche le soluzioni di identity management come Cisco Duo: questi sono solo i primi risultati di un processo che porterà grandi opportunità, non solo nella cybersecurity.

In occasione del Mobile World Congress avete annunciato la creazione di un lab congiunto con Intel per spingere le mobile private network 5G e la connettività IoT: quando partirete e quali saranno le soluzioni al via?

L’attività di sviluppo di soluzioni congiunte è già iniziata, e abbiamo scelto di operare in modo aperto: il laboratorio coinvolge anche altri operatori. Le linee di sviluppo sono molte, un primo ambito riguarda l’utilizzo del private 5G e della integrazione tra 5G evoluto e wi-fi nell’ambito della copertura di grandissimi eventi. Cisco è partner tecnologica delle Olimpiadi di Parigi ed è parte di un grande progetto, con l’operatore francese Orange e Intel, per dare una copertura Private 5G e wi-fi ad altissime prestazioni, che permetterà ai broadcaster di offrire agli spettatori e appassionati, su ogni piattaforma un’esperienza innovativa delle gare.

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