“Lavoriamo a un nuovo e più efficace regolamento sulle controversie tra operatori e utenti. Ed è quasi pronta la delibera sulla bolletta 2.0: ogni servizio sarà indicato con chiarezza, anche per smascherare quelli non richiesti, ed ogni euro di spesa, ben giustificato, in bolletta”. Il presidente dell’Agcom, Angelo Marcello Cardani, annuncia le novità in vista per gli utenti delle compagnie telefoniche.
Interpellato sulla questione delle contestazioni sulle tariffe e delle contromosse utilizzate dall’Autorità garante per le comunicazioni Cardani spiega: “Io non posso sapere se questa strategia delle società di tlc sia voluta – sottolinea in un’intervista a LaRepubblica -. Noi applichiamo leggi ormai datate, che prevedono sanzioni molto basse. Invece i mercati della telefonia e di Internet sono diventati grandi e prodighi di ricavi”. Insieme al Corecom, l’authority ha “ridato agli italiani oltre 30 milioni” e i casi sottoposti al Garante “si chiudono spesso con la restituzione dei soldi sottratti ingiustamente”. Per Cardani non è abbastanza: “Non basta. Serve qualcosa di più risoluto e fermo, a protezione dei cittadini”.
Il presidente non si sbottona sulle regole relative al fair use del roaming, rinviato dalla Commissione europea (“Evito di rincorrere le anticipazione, l’equiparazione delle tariffe va collegata alle abitudini reali delle persone”), mentre sullo sbarco di Iliad, che ha già aperto le sue società in Italia, sottolinea di “non aspettarsi gli sconti visti in Francia, ma innovazione, stimolo alla concorrenza e benefici a cascata per i nostri utenti”. Spazio anche per la Rai. Cardani immagina un modello stile Bbc, come aveva già fatto il vicepresidente di Anitec, Marco Hannappel, in un’intervista a CorCom, ma avverte: “La tv pubblica inglese è anche un formidabile produttore di contenuti che poi sa vendere in tutto il mondo”. Il presidente dell’Agcom immagina “una tv che si finanzia con il canone e non con la pubblicità” e non un “modello ibrido e confuso che non lascia capire quali programmi siano servizio pubblico”.