Le società telecom mondiali hanno rappresentato 1,77 trilioni di dollari di ricavi nei 12 mesi terminati il 30 settembre 2024, un incremento appena dello 0,1% su base annua: è quanto si legge nello studio “Telecommunications network operators: 3Q24 Market review” realizzato da ResearchAndMarkets. Le telco hanno rappresentato anche 262,4 miliardi di dollari in costi del lavoro (+0,8% su base annua) e 294,6 miliardi di dollari in capex (un calo del -7,7% su base annua). Gli operatori di rete di telecomunicazioni impiegavano circa 4,45 milioni di lavoratori a settembre 2024, in calo dell’1,5% rispetto all’anno precedente.
Il report, che viene realizzato dal 2011, esamina la crescita e lo sviluppo del mercato degli operatori di rete e si basa su un campione di 140 società di telecomunicazioni in tutto il mondo.
Telco mondiali, chi sale e chi scende nei ricavi
Nel terzo trimestre del 2024 i ricavi delle telco mondiali sono cresciuti dello 0,8% su base annua toccando quota 441,4 miliardi di dollari.
A livello di operatori, tra le prime 20 società di telecomunicazioni per crescita dei ricavi nel terzo trimestre del 2024 su base annualizzata spiccano Airtel (4,6%), America Movil (4,3%), Stc (Saudi Telecom) (4,2%), Deutsche Telekom (3,3%) e BT (2,5%).
Sul lato opposto, i cali maggiori sono per Vodafone (-6,8%), Kddi (-5,7%), Net (-5,0%), SoftBank (-3,6%) e Bce (-1,6%).
Margini di redditività in calo
I margini sia Ebitda che Ebit hanno mostrato un leggero calo nei 12 mesi. Il margine Ebit annualizzato è sceso dal 15,5% nel terzo trimestre 2023 al 14,8% nel terzo trimestre 2024, mentre il margine Ebitda è stato del 33,4%, in calo rispetto al 34,5% dei 12 mesi precedenti.
L’Europa la regione più capital intensive
Su base regionale, le Americhe hanno mantenuto la loro posizione come la più grande regione generatrice di ricavi nel terzo trimestre 2024: contribuiscono, infatti, al 37,2% delle revenue globali delle telecomunicazioni.
Segue da vicino l‘Asia con una quota del 36,4%. Relativamente al capex, tuttavia, l’Asia emerge come il miglior spender, accentrando il 38,2% del capex globale e superando le Americhe. Si tratta di un ribaltamento rispetto ai dati del terzo trimestre 2022 e 2023, quando le Americhe si erano classificate al primo posto grazie alla spesa 5G di AT&t e Verizon.
L‘Europa ha mantenuto la più alta intensità di capitale annualizzata, raggiungendo il 17,8% nel terzo trimestre 2024, seguita dall’ara MEA al 17,0%.
Capex in calo su scala globale
In generale per le telco globali la spesa capex è diminuita del 6,1% su base annua a 71,1 miliardi di dollari nel trimestre terminato a settembre 2024. Sui 12 mesi ammonta a 294,6 miliardi di dollari, in calo del 7,7% su base annua rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
A livello di operatore, tra le prime 20 società di telecomunicazioni per crescita del capex nel terzo trimestre del 2024 su base annualizzata spiccano Bsnl (+300,6%), Telstra (+52,3%), BT (+4,8%), Ntt (+3,0%) e China Mobile (+1,9%).
Le flessioni maggiori del capex, invece, si registrano per Reliance Jio (-27,4%), Verizon (-22,5%), Vodafone (-20,0%), Deutsche Telekom (-18,1%) e Kddi (-16,3%) durante lo stesso periodo.
Opex: i costi del lavoro sono il 22%
L’opex totale per il settore delle telecomunicazioni nei 12 mesi al terzo trimestre 2024 è stato di 1.507,9 miliardi di dollari, in leggero aumento (+0,9%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Esclusi i costi di deprezzamento e ammortamento (D&A), l’opex è aumentato dell’1,7% su base annua a 1.179,4 miliardi di dollari nello stesso periodo.
Un elemento significativo dell’opex per le telco sono i costi del lavoro, cresciuti dello 0,8% su base annua, mentre i costi del lavoro come percentuale dell’opex (ex-D&A) sono stati del 22,2%.