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Tlc, Francia e Germania: “Servono sussidi mirati e una revisione delle regole di concorrenza”



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In un position paper per la “nuova” Ue, messe nero su bianco le priorità secondo Parigi e Berlino: troppi ostacoli alle acquisizioni e alle operazioni di consolidamento, è necessario un cambio di passo con “procedure più rapide, efficaci, semplificate e trasparenti per i programmi di finanziamento europei e gli aiuti di Stato”, inclusa una “esenzione user-friendly”

Pubblicato il 29 mag 2024



chip europa

In vista delle elezioni europee, Germania e Francia propongono la propria visione del futuro dell’Agenda strategica dell’Ue a beneficio dei futuri vertici politici dell’Unione. E, tra le grandi priorità per stimolare la crescita in Europa nei prossimi cinque anni, c’è anche l’appello a “far progredire l’ecosistema delle telecomunicazioni e la digitalizzazione. Come si legge nel position paper firmato dai due Paesi-membro (SCARICA QUI IL REPORT COMPLETO), “per trarre il massimo vantaggio dalla digitalizzazione l’Europa ha bisogno della miglior copertura possibile, con reti mobili di ultima generazione che usano le tecnologie di rete più avanzate, come il 5G standalone. Di conseguenza, dobbiamo risolvere con urgenza e in maniera congiunta i problemi di frammentazione e resilienza nel settore delle reti mobili”, anche eliminando gli attuali ostacoli alla formazione di consorzi e al consolidamento in industrie chiave come le tlc e l’aerospazio.

Il paper si concentra anche sulle questioni della concorrenza: il Mercato unico dovrebbe garantire sempre che le imprese europee non siano svantaggiate, allargando anche le maglie degli aiuti di Stato, se opportuno.

Unire le forze europee su 5G e cloud sovrano

Francia e Germania evidenziano il potenziale offerto alle imprese e all’intera società dalle comunicazioni mobili 5G in numerose aree, come le reti energetiche intelligenti, le applicazioni di telemedicina, la guida autonoma, l’Internet of things, le smart city e l’agricoltura smart. “Dobbiamo creare le condizioni per un forte e innovativo ecosistema industriale 5G e 6G”, si legge nel paper. “Nel processo di standardizzazione del 6G, chiediamo di unire le forze europee per poter giocare un ruolo guida nella definizione dello standard”.

I due Paesi chiedono anche di “continuare a rafforzare il mercato del cloud europeo per sviluppare fornitori europei grandi e sicuri” per avere garanzia di protezione dei dati sensibili e di disponibilità di tali dati.

Mercato unico europeo, rivedere le norme sulla concorrenza

Alla base del corretto funzionamento del mercato europeo, c’è la garanzia di un’equa concorrenza nel Single market che protegga le imprese europee da svantaggi competitivi. Per questo, Francia e Germania scrivono che “Dovrebbero essere risolti i problemi strutturali della concorrenza nel contesto globale, in particolare nei settori che hanno dimensioni internazionali e sono di grande importanza per l’economia europea”. Ciò andrebbe fatto valutando l’opportunità di introdurre “nuovi strumenti legali, di qualunque tipo”.

In particolare, “è necessario rivedere le attuali regole e prassi sulla concorrenza”, perché potrebbero non essere adeguate a raggiungere l’obiettivo dell’equo posizionamento delle imprese dell’Ue sul mercato. Occorre anche permettere di stabilire consorzi e avviare il consolidamento in settori chiave, come le reti mobili e l’aerospazio per rafforzare la resilienza dell’Europa.

“Inoltre, appoggiamo fortemente un adeguamento delle attuali regole che limitano le fusioni aziendali in modo da affrontare la questione delle acquisizioni strategiche di potenziali concorrenti che impediscono l’innovazione (cosiddette killer acquisitions) tramite un’attenta implementazione del Digital markets act. Dovremmo anche considerare di includere requisiti di preferenza di fornitori europei per il procurement pubblico nei settori strategici come la difesa e lo spazio, se appropriato”.

“Siamo impegnati a ridurre le barriere ingiustificate rimanenti nel Mercato unico, che rimane indebitamente eccessivamente frammentato, per raccogliere a pieno i benefici dell’integrazione e della convergenza europea, mantenendo alti standard economici, sociali e ambientali”, prosegue il position paper. “La Commissione dovrebbe sviluppare una nuova strategia orizzontale per un Mercato unico modernizzato in questo senso”.

Francia e Germania affermano anche di aver accolto “con favore” la presentazione del rapporto di Enrico Letta e di attendere “con interesse” la presentazione del prossimo rapporto di Mario Draghi sulla competitività e il proseguimento dei lavori basato sulle loro raccomandazioni.

Aiuti di Stato: esenzione in nome degli interessi europei

La burocrazia andrebbe ulteriormente snellita, con procedure più rapide, efficaci, semplificate e trasparenti per i programmi di finanziamento europei e gli aiuti di stato, includendo una “General block exemption regulation” più user-friendly e un quadro mirato che consenta all’industria in ogni regione europea di trasformarsi con procedure di aiuto di stato efficienti e accelerate“.

Andrebbero previvste condizioni quadro appropriate per i progetti di investimento, al fine di creare un ambiente di investimento attraente e orientato al consumatore, anche avanzando nell’armonizzazione del diritto commerciale e societario, e garantendo che siano raggiunti gli obiettivi del Green Deal senza aggiungere complessità o ostacolare la competitività. Ciò implica un focus sull’attuazione e la semplificazione e, ove necessario, sull’efficacia delle nuove regolamentazioni.

Innovazione: focus su Ai, quantum e spazio

Per rafforzare le capacità tecnologiche dell’Ue, Francia e Germania intendono promuovere la ricerca d’avanguardia, il trasferimento della ricerca e la sua industrializzazione a livello europeo (in settori come l’Ai, il quantum, la biotecnologia, lo spazio, i materiali avanzati, le tecnologie a zero emissioni) attraverso “la promozione di partenariati attivi con l’industria per migliorare il trasferimento tecnologico, basandoci e approfondendo le fondamenta poste dal Consiglio europeo per l’innovazione, soprattutto assumendoci maggiori rischi, promuovendo un’industria europea del capitale di rischio per rafforzare il finanziamento delle start-up e scale-up europee e impegnandoci a identificare tecnologie in cui lo sviluppo di un Ipcei sarebbe rilevante, ad esempio nel Joint European forum (Jef), e creare valore aggiunto per l’ecosistema dell’innovazione dell’Ue”.

Appello a convergere sullo European tech deal

Riguardo alla digitalizzazione e all’intelligenza artificiale, così come ad altre tecnologie chiave, Francia e Germania invitano a convergere su uno European tech deal che rafforzi le capacità tecnologiche dell’Ue e che acceleri la digitalizzazione nei vari settori industriali, cogliendo le opportunità delle tecnologie innovative attraverso la garanzia che il quadro normativo europeo sfrutti appieno il potenziale del Mercato unico attraverso uno spazio normativo unificato.

Tale quadro ha l’obiettivo di preservare le capacità di innovazione europea, la concorrenza e la resilienza; la sua attuazione e applicazione dovrebbero essere valutate tempestivamente e mirare a garantire la catena del valore delle tecnologie digitali dirompenti (dai chip alla capacità di calcolo e ai grandi modelli) a livello europeo per mitigare la potenziale egemonia dei principali attori digitali. Dovrebbero, inoltre, aiutare a diffondere le tecnologie digitali (ad esempio Ai, big data, cloud, 5G, robotica) e migliorare le competenze digitali all’interno delle aziende e della pubblica amministrazione, e accelerare lo sviluppo degli European digital commons, in ottica di sovranità tecnologica. “Invitiamo ad aumentare la nostra ambizione comune, mobilizzare maggiori investimenti riguardo all’Ai e alle infrastrutture di dati e a migliorare le capacità di calcolo europee, con un accesso effettivo per le start-up europee”, si legge nel paper.

“L’Europa non deve restare indietro” – è la posizione espressa da Francia e Germania – : “vogliamo rimanere una potenza industriale e tecnologica e essere leader mondiale nelle tecnologie verdi e digitali del futuro. Siamo il mercato comune più potente del mondo, e perseguiremo una politica commerciale ambiziosa, robusta, aperta e sostenibile. Costruiremo sulle bassi del successo del Green Deal e del Green Deal Industrial Plan e porteremo avanti anche i pilastri non completati del Green Deal, principalmente su inquinamento e biodiversità, ma lo faremo in modo da sostenere lo slancio economico in Europa. Inoltre, dobbiamo assicurarci che l’Europa sia sufficientemente forte di fronte alle nuove minacce emergenti, inclusi l’integrazione dei nostri settori della difesa. Nel complesso, l’Ue ha bisogno di più innovazione, più investimenti, concorrenza ad armi pari e un quadro normativo più intelligente. La nuova Commissione avrà il forte sostegno di Francia e Germania per avanzare e attuare questi obiettivi nel suo prossimo mandato”.

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