SOSTENIBILITA'

Tlc “green”, Vodafone Italia brucia le tappe: zero emissioni entro il 2025

L’operatore anticipa di 5 anni i tempi di riduzione di gas a effetto serra anche rispetto alla capogruppo. Rete già alimentata al 100% da fonti rinnovabili

Pubblicato il 23 Nov 2020

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Zero emissioni proprie di gas a effetto serra al 2025. E’ l’obiettivo di Vodafone Italia che anticipa le tappe – prima fra gli operatori italiani – per gli obiettivi riduzione di  emissioni. Inoltre annuncia che la rete Vodafone è già alimentata al 100% da fonti rinnovabili grazie all’acquisto di energia prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili certificate per la propria rete e anche per i propri uffici.

Vodafone Italia gioca d’anticipo

In questo modo, fa sapere l’azienda, “Vodafone Italia si posiziona all’avanguardia, anche rispetto ai già ambiziosi obiettivi di Vodafone a livello mondiale”. Per azzerare le emissioni di gas a effetto serra relative a emissioni proprie entro il 2025  – in anticipo di 5 anni rispetto agli obiettivi della capogruppo, Vodafone Italia continuerà il suo percorso di efficienza energetica, avvierà la sostituzione del proprio parco auto con auto ibride ed elettriche e sostituirà gas antincendio sui Datacenter e sulle centrali telefoniche con gas inerti che non producono emissioni in atmosfera.

Il Gruppo si impegna ad azzerare le emissioni di gas a effetto serra (net zero) entro il 2040 e conferma che i propri obiettivi di riduzione di gas a effetto serra al 2030 sono stati approvati da Science Based Targets initiative, in linea con le riduzioni necessarie a limitare l’aumento della temperatura a 1.5°C, l’obiettivo stabilito dall’Accordo di Parigi.

Le tappe verso l’obiettivo “green”

Entro il 2030 il Gruppo Vodafone si impegna ad azzerare, secondo la prima tappa del piano, le emissioni proprie di gas a effetto serra e, come seconda tappa, le emissioni di gas a effetto serra da energia elettrica acquistata.

Vodafone si impegna inoltre – terza tappa del piano – a dimezzare le emissioni da fonti terze riconducibili a Vodafone (Scope 3), che includono joint ventures, supply chain, utilizzo dei device e prodotti venduti.

Entro il 2040 il Gruppo Vodafone si impegna ad azzerare completamente le emissioni relative alla “terza tappa”, anticipando di dieci anni l’originario impegno di raggiungere l’obiettivo di emissioni zero (net zero) entro il 2050.

Cos’è la Science-Based Target

La Science Based Targets initiative (SBTi) è un’organizzazione no profit di ricerca mondiale che nasce dalla collaborazione fra il Carbon Disclosure Project (Cdp), il Global Compact delle Nazioni Unite (Ungc), il World Resources Institute (Wri) e il World Wide Fund for Nature (Wwf). SBTi stabilisce e promuove le pratiche migliori nel definire obiettivi di riduzione su base scientifica e valuta in maniera indipendente i target delle aziende sulla base dei più recenti studi sul cambiamento climatico.

Il Gruppo Vodafone è una delle oltre 500 aziende a ottenere la certificazione dei propri obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra da parte dell’SBTi. Vodafone si unisce ad aziende leader in questo settore, fissando obiettivi di riduzione ambiziosi che limitano l’aumento del riscaldamento globale a 1.5°C rispetto ai livelli pre-industriali, in linea con l’obiettivo più ambizioso stabilito dall’Accordo di Parigi.

Vodafone è uno dei primi grandi operatori di Tlc a sviluppare i propri obiettivi seguendo i principi recentemente stabiliti nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) da Itu, GeSi, Gsma e SBTi. Il percorso definisce, in linea con i più recenti studi sui cambiamenti climatici, traiettorie specifiche di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per le aziende che gestiscono reti mobili, reti fisse e/o data center. Nel fissare i propri obiettivi di riduzione, il Gruppo Vodafone ha rispettato la soglia di azzeramento assoluto definita dalla Science Based Targets initiative.

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