Il mercato dei fornitori di tecnologia nel settore delle telecomunicazioni ha registrato nel terzo trimestre del 2024 una leggera crescita, in termini di fatturato, rispetto al trimestre precedente (+0,3%) ma un calo del 5,6% su base annua. Da luglio a settembre 2024, in sostanza, i ricavi del comparto sono stati di 49,6 miliardi di dollari, mentre da settembre 2023 a settembre 2024 il giro d’affari è stato di 205,7 miliardi. A fotografare il settore, prendendo in considerazione i numeri di 134 fornitori del mondo telco in tutto il mondo, è un recente report di ResearchAndMarkets, “Telecom’s biggest vendors-3Q2024 edition”.
Huawei, Ericsson e Nokia guidano le vendite
Dal report, che prende in considerazione 134 fornitori su scala globale (che nel 2024 diventano 108 dopo i processi di consolidamento), emerge che le tre aziende più forti del comparto sono Huawei, Ericsson e Nokia, che insieme rappresentano il 37,5% del mercato complessivo.
In particolare Huawei, spiega il report, ha contribuito in modo decisivo a sostenere i risultati del comparto, avendo registrato quattro trimestri consecutivi di crescita del fatturato: senza il suo contributo il mercato avrebbe registrato anno su anno una diminuzione complessiva di fatturato – specifica la ricerca – dell’8,3%. A contendersi la quarta e la quinta posizione dall’inizio del 2019 rimangono China Comservice e Zte.
Quanto poi ai “fast mover”, quindi le organizzazioni che stanno registrando in termini percentuali le crescite dei ricavi più forti, l’analisi evidenzia le prestazioni di Tejas Networks, protagonista delle forniture per il rollout del 4G in India di Bsnl, e Broadcom per via dell’acquisizione di VMWare avvenuta nel novembre 2023.
Le prospettive del mercato
A influenzare il mercato per i prossimi anni, secondo ResearchAndMarkets, sarà il fatto che il Capex delle telco è destinato a subire una contrazione, passando dai 314 miliardi di dollari del 2023 ai poco meno di 300 dell’intero 2024. Il Capex rappresenta infatti la spesa di capitale che le Telco, nel caso specifico, sostengono per acquisire, migliorare o mantenere i propri asset con investimenti a lungo termine. In controtendenza, secondo la ricerca, dovrebbe muoversi in questo contesto il mercato statunitense, grazie ai finanziamenti governativi.
Tra questi i principali sono quelli del Bead (Broadband Equity, Access, and Deployment Program), programma istituito per promuovere l’accesso equo alla banda larga, assicurando che le comunità attualmente non servite o sottoservite dall’infrastruttura di banda larga possano accedere a servizi internet di alta qualità, e del Rdof (Rural Digital Opportunity Fund), gestito dalla Federal Communications Commission (Fcc), che mira a supportare la costruzione di reti a banda larga in aree rurali dove queste infrastrutture sono insufficienti o assenti.