Tlc, il mobile backhaul driver della fibra

Crescono le sinergie tra rete fissa e mobile e Idate prevede un crescente riutilizzo delle infrastrutture Ftth. Nel 2016 nell’area Emea il 25% delle stazioni radio base sarà dotato di fibra

Pubblicato il 02 Set 2011

Il mobile backhaul entra di diritto nelle strategie delle grandi
telco e si trasforma in un potente driver per l'implementazione
della fibra. Complice una crescente convergenza tra infrastruttura
fissa e mobile e la necessità di controllare i costi di rete.

“Gli operatori in misura crescente considerano il riutilizzo
della infrastruttura Ftth esitente come backhaul”, nota Tiana
Ramahandry, Head of Project, Senior Consultant di Idate.
“Riteniamo che il mobile backhaul possa essere uno dei maggiori
traini per l’implementazione della fibra. Negli anni a venire,
prevediamo sinergie sempre più importanti tra infrastruttura
d’accesso fissa e mobile.

Idate ha appena pubblicato la nuova edizione dello studio “Mobile
backhaul”, che mette in luce quali siano le strategie delle
aziende di telecomunicazione riguardo al backhauling e alla
convergenza fisso-mobile, come la rete di trasporto si stia
evolvendo nell’ambito della migrazione verso network all-Ip e
quali scelte le telco prendano per soddisfare la crescente domanda
di banda. Lo studio analizza l’evoluzione delle reti di backhaul,
il controllo degli investimenti e la necessaria implementazione con
l’infrastruttura legacy.

L’aggiornamento del backhaul è un’eccezionale opportunità per
gli operatori di dividere gli investimenti tra fisso e mobile.
Offre loro un’evidente possibilità di beneficiare
dell’utilizzo dei punti di accesso fissi esistenti per supportare
il traffico mobile. Il forte valore aggiunto riside nei risparmi di
costo che si raggiungono minimizzando i costi di rete, mentre si
migliora la capacità di accesso.

Idate stima che nel 2016 il 25% delle stazioni base saranno dotate
di fibra in Emea, più del 40% in Asia Pacifico e il 50% negli
Stati Uniti.

Oggi, nei loro piani strategici, gli operatori mettono in conto i
vantaggi di realizzare o espandere la loro copertura di banda larga
fissa e soddisfare al tempo stesso le esigenze di mobile backhaul.
Si tratta di una strategia di ripartizione nel lungo termine degli
investimenti che riduce i costi legati alle reti e al tempo stesso
aumenta la capacità delle reti stesse.

Idate nota che gli operatori Lte come Verizon e TeliaSonera stanno
usando l’infrastruttura esistente mentre diversi altri operatori,
come Deutsche Telekom/T-Mobile, stanno accelerando la connessione
delle stazioni base con la fibra. In Qatar, la filiale locale di
Vodafone, che all’inizio usava le microonde per il backhaul, ha
iniziato a implementare la fibra. Chiaramente, conclude Idate, il
mobile backhaul può rappresentare un importante traino per
l’implementazione della fibra per gli operatori integrati.

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