BANDA ULTRALARGA

Tlc, il Veneto punta a spegnere il rame. Zaia: “Saremo la prima regione all fiber”

L’obiettivo al 2030 annunciato dal governatore in occasione degli Stati generali della fibra organizzati con Open Fiber. Ma grande assente all’evento l’Ad Rossetti verso le dimissioni: al timone super candidati Gola, ex Ad di Acea e Cfo di Wind, e l’ex Ad di Retelit Protto

Pubblicato il 25 Set 2023

zaia

Il Veneto si candida a diventare la prima regione “all-fiber”. L’obiettivo è stato annunciato dal governatore Luca Zaia in occasione dell’apertura degli Stati Generali della Fibra Ottica, evento organizzati in collaborazione con Open Fiber.

“Come Veneto ci candidiamo a diventare la prima Regione in Italia dove spegnere la rete in rame e utilizzare solo quella in fibra ottica; un appuntamento che vogliamo si realizzi entro il 2030 – ha detto Zaia – Non sarà una cosa immediata, ritengo sia arrivato il momento di accelerare e favorire questo passaggio. La rete in fibra, come dicono gli esperti, è il futuro con velocità di download sempre maggiori, una rete scalabile, più sicurezza nella trasmissione e minori costi di gestione e quindi anche da parte degli utenti. Un’autostrada digitale dove vogliamo far crescere anche i servizi pubblici, con in testa la telemedicina e la sanità”.

Banda ultralarga volano di sviluppo

“L’infrastruttura tecnologica a banda ultra larga rappresenta una questione cruciale in un’epoca in cui la tecnologia sta guidando il progresso e la competitività economica – prosegue il Governatore -. La disponibilità di una connettività veloce e affidabile è diventata imprescindibile per il nostro sviluppo sociale ed economico. Le nostre competenze industriali, agricole, turistiche, culturali, per rimanere competitive nel mondo moderno, devono abbracciare la trasformazione digitale; la banda ultra larga, le reti di nuova generazione in fibra ottica non solo sono fondamentali per la crescita economica ma rappresentano la precondizione di un processo destinato rivoluzionare ogni ambito: sociale, culturale, scolastico, sanitario, agricolo, imprenditoriale e della pubblica amministrazione. Pensiamo solo a quello socio sanitario come potrebbero essere estese le forme di assistenza domiciliare agli anziani, le prestazioni garantite dalla telemedicina o la chirurgia robotica a distanza. O in quello scolastico dove con a disposizione risorse digitali enormi i ragazzi sarebbero soggetti attivi della didattica”.

I numeri del Veneto

Per il Veneto i numeri sono importanti. Il piano Banda Ultra Larga nella nostra regione conta 453 progetti definitivi approvati e 335 ultimati con tecnologia Ftth – fiber to the home. “L’infrastruttura realizzata è di 8.400 chilometri pari all’80% del progetto. I servizi di Open Fiber sono pertanto oggi disponibili in 439 comuni del Veneto, garantendo una platea di circa 428.000 unità immobiliari potenzialmente attivabili, circa il 60% di quelle previste dal bando. Le risorse investite sono pari 83 milioni di fondi regionali”, ha fatto sapere il governatore.

Le previsioni

“Le previsioni per il Veneto ci consentono di guardare a questa rivoluzione con ottimismo – conclude il presidente della Regione -. Per il 2026 è prevista, infatti, la totale copertura in banda ultra larga delle unità immobiliari censite, secondo la seguente ripartizione: 53,5% servito da operatori privati con reti in grado di assicurare una velocità di almeno 1Gbit/s; 32,5%, interessato dall’intervento di infrastrutturazione pubblico nell’ambito del Piano Bul Aree Bianche; 14,0% dal piano Italia a 1 Giga, attuato da Infratel Italia nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Siamo più che pronti al grande appuntamento: ma serve anche una rivoluzione culturale, per far sì che l’infrastruttura sia adottata e sfruttata da cittadini, imprese e pubblica amministrazione.

Stati Generali della fibra, Rossetti grande assente

Mario Rossetti, ceo di Open Fiber è il grande assente agli Stati Generali della Fibra. I funerali di Giorgio Napolitano hanno costretto a tagliare l’agenda a un giorno solo mentre l’assenza del manager si fa notare dopo le indiscrezioni sulla sua prossima uscita dal gruppo. Le dimissioni non risultano ancora rassegnate e saranno sul tavolo di un cda che, anche se non risulta ancora convocato, potrebbe riunirsi a breve già questa settimana. L’indicazione dell’Ad, in base alla governance della società partecipata al 60% da Cdp Equity e al 40% da Macquarie Asset Management, spetta a Cdp e il prossimo piano – se le indiscrezioni di stampa troveranno conferma – potrebbe portare la firma di Giuseppe Gola, ex ad di Acea ma con un percorso anche nelle tlc avendo ricoperto già il ruolo di cfo di Wind, candidato alla guida della wholesale company. Fra i manager dati per papabili alla guida di Opne Fiber anche Federico Protto, ex Ad di Retelit.

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