Dopo un quinquennio con il segno menoù, per gli operatori di Tlc in Italia si apre una stagione con il segno più. Secondo le stime di Analysys Mason nel report “Italy: telecoms market forecasts 2024–2029” i ricavi da servizi cresceranno a un tasso annuo (Vagr) dell’1,5% di qui al 2029, rispetto al -2,8% registrato dal 2019 al 2023.
La banda larga fissa e mobile
Secondo la società di analisi si assisterà a un grande aumento delle connessioni Fttp (Fiber to the premises) e sul fronte del mobile si prevede un rallentamento nel calo dei ricavi da servizi.
La guerra dei prezzi
La strategia di prezzo di Iliad continuerà a influenzare le dinamiche del mercato e le strategie commerciali degli operatori nei prossimi anni. E seppur la società guidata da Benedetto Levi abbia leggermente aumentato le proprie tariffe nel 2024 secondo Analysys Mason è prevedibile il lancio di nuovi piani in cui si offrirà ai clienti una maggior quantità di dati. I competitor da parte loro stanno rivedendo le strategie con l’obiettivo di proteggere le basi clienti, cercando di alleviare la pressione sui prezzi e generare nuove fonti di ricavo. In dettaglio stanno aumentando i pacchetti convergenti fisso-mobile e aumentano le offerte che vanno oltre la connettività tout court con pacchetti che prevedono in particolare l’aggiunta di servizi assicurativi ed energetici. Tutte le telco stanno inoltre aumentando le tariffe a listino.
Il consolidamento
Secondo Analysys Mason la fusione tra Fastweb e Vodafone rappresenta l’esempio emblematico dell’evoluzione dello scenario nazionale in direzione della convergenza fisso-mobile. La “newco” ha un’opportunità significativa di effettuare cross-selling dei servizi fissi di Fastweb alla vasta base di clienti mobili di Vodafone. E la presenza di un grande operatore fisso-mobile renderà più difficile per Iliad attrarre nuovi clienti. È improbabile per secondo gli analisti che l’operazione Fastweb-Vodafone sortisca grandi cambiamenti nella competizione sui prezzi al dettaglio anche perché il mercato mobile continuerà ad avere quattro principali operatori.
Il dossier Tim
Si fanno strada intanto i rumors sull’interesse per Tim da parte di Iliad. Ma non sarebbe l’unica opzione. La telco avrebbe incaricato Bcg per la valutazione del dossier. E si parla già di incontri con il Ministero dell’Economia ma il Mef non conferma. Su Tim punterebbero anche Cvc e Apax, la prima punterebbe a integrare Tim Enterprise con MaticMind, mentre Apax valuterebbe un’Opa finalizzata al delisting.